Il New Yorker e le fonti anonime
Il magazine americano ha lanciato un sistema per garantire l'anonimato di chi vuole inviare file e documenti: lo ha progettato Aaron Swartz, il giovane informatico suicida

Il magazine americano ha lanciato un sistema per garantire l'anonimato di chi vuole inviare file e documenti: lo ha progettato Aaron Swartz, il giovane informatico suicida

È un libro del 1997 diventato famoso negli ultimi anni dopo un lungo anonimato e considerato una sorta di precursore di un nuovo e moderno femminismo e di un genere letterario

Tra i teenager americani sì, dice una ricerca: troppi adulti e troppo poco anonimato, probabilmente

Una grossa azienda che protegge l'anonimato su internet ha sede a Reykjavik in un palazzo che conserva anche una collezione particolare

«Evandro Straccini è l'autore di "Caos Zeidos", una saga in diciassette volumi che quasi nessuno ha letto. Il suo non è un caso isolato. La storia di ogni arte è piena di persone come lui. Per ogni artista riconosciuto dal mondo ce ne sono migliaia che rimangono per sempre nell’anonimato. Si tratta di megalomania? Dell’incapacità di guardarsi dall’esterno e avere consapevolezza del valore di quello che si è creato? Ma in fondo queste domande non riguardano chiunque si dedichi a scrivere, dipingere o suonare, senza avere la minima certezza del proprio valore di artista? Shakespeare sapeva di essere Shakespeare?»

È una questione dibattuta, su cui i paesi europei hanno nel tempo adottato legislazioni diverse, in alcuni casi rimuovendo l’anonimato

Il colophon sta arrivando, è solo questione di ritardi e priorità











L'anno delle Olimpiadi, quindi molte piste, piscine e palestre, ma anche stadi, aule di tribunale e circuiti: e cieli, mari, e qualche botta

