Perché li chiamiamo “angeli del fango”
L'espressione diventò popolare sulla stampa dopo l'alluvione di Firenze nel 1966, per riferirsi ai giovani che puliscono le cose e danno una mano nelle emergenze

L'espressione diventò popolare sulla stampa dopo l'alluvione di Firenze nel 1966, per riferirsi ai giovani che puliscono le cose e danno una mano nelle emergenze

Adriano Sofri immagina che arrivino gli angeli della monnezza

I giapponesi chiamano con il termine “komorebi” la luce del sole che filtra attraverso gli alberi. [Continua]

A Faenza si continua a pulire dal fango dopo un’alluvione che statisticamente accade molto di rado, in attesa di nuove piogge

Il Bacchiglione è straripato stamattina a Vicenza e in altre zone del Veneto, tutta la regione colpita

Enrico Brizzi, altro salto, dodicesimo episodio: terremoti nazionali, presidenti abbronzati e Noemi Letizia

«Abbiamo nuove macchine, nuovi materiali, nuove conoscenze in grado di rifare gli argini più velocemente, suturare le frane, mettere in sicurezza le strade e le case. Farlo o non farlo dipende solo da noi, da come vogliamo spendere i soldi pubblici, da quali sono le famose priorità, ovvero: che cosa è più importante e più lungimirante mettere davanti a tutto il resto»

«Nelle antologie scolastiche il sessismo, i pregiudizi di genere, le vittimizzazioni secondarie sono una costante. Le scrittrici sono assenti o relegate al di fuori del “canone”. Da generazioni assorbiamo, anche a scuola, attraverso la letteratura, una “cultura sentimentale” maschile, specchio del tempo in cui è nata, ma inevitabilmente anche modello per il tempo successivo. Le figure femminili della letteratura italiana non si sono mai emancipate dai due stereotipi possibili: l’angelo puro o la subdola tentatrice»


La "Dachau dei vivi", l'impegno enorme dei volontari, il ruolo di Salonicco e quello della Grecia, raccontati da lì, dal posto così vicino e così lontano

Oggi compie gli anni il portiere che tenne la coppa nell'82, e che seppe come tenerla

Titolare la letteratura per aumentare il traffico online

«Ero in mezzo ad angeli che cantavano e diavoli che accendevano il fuoco. [...] La pressione è stata enorme. In alcuni momenti il mio corpo diceva "basta, così è troppo"»

I genitori del ragazzo ferito da un colpo di pistola a Roma sostengono che la giornalista si sarebbe introdotta senza autorizzazione nella stanza del figlio, dichiarandosi una sua amica





