Alessandro Di Battista contro Beppe Grillo
Lo ha definito «padre padrone» del M5S, spiegando la sua decisione di non candidarsi alle prossime elezioni

Lo ha definito «padre padrone» del M5S, spiegando la sua decisione di non candidarsi alle prossime elezioni

L'ex dirigente del M5S ha commentato così la composizione del nuovo governo guidato da Mario Draghi

«Da ora in poi non parlerò più a nome del Movimento 5 Stelle anche perché in questo momento il Movimento 5 Stelle non parla a nome mio»

Attesi da mesi e più volte rinviati, si sono tenuti su Zoom: sono prevalse le proposte dell'ala di Di Maio, ma per ora di concreto si sa poco

Da tempo, si parla di tensioni tra due diverse aree interne soprattutto sulla guida del partito e sulle future alleanze, ma c'entrano anche la gestione dei fondi, Rousseau e il ruolo di Davide Casaleggio

E commentando il pessimo risultato del M5S in Campania ha ricordato che «è campano il ministro degli Esteri, è campano il presidente della Camera»

Continua a perdere pezzi, i sondaggi lo danno al minimo storico, il suo leader è debole e contestato e i suoi parlamentari sono divisi su tutto


«Non è un partito pericoloso, fascista o squadrista», ha scritto, ma è «allineatissimo al sistema, esattamente come il PD»

L'ha detto Lilli Gruber ad Alessandro Di Battista, che attribuiva le difficoltà dei politici del M5S al loro essere «brave persone» in una «vasca di squali»

Dopo il voto di domenica la leadership di Di Maio era stata messa in dubbio, ma l'intervento di Beppe Grillo sembra averlo messo al sicuro (per ora)


Di Maio e Di Battista hanno incontrato ieri la fazione più estremista del gruppo francese, quella che aveva parlato apertamente di un colpo di stato in Francia: perché?

Secondo il dirigente del Movimento 5 Stelle è solo grazie al presidente russo se in Venezuela non si è ancora verificato un intervento armato americano


Secondo Di Maio e Di Battista l'arrivo dei migranti in Italia è colpa del "franco CFA": i numeri dicono però una cosa diversa

Cioè le parole usate da Di Maio e Di Battista dopo l’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi

L'ex parlamentare del Movimento 5 Stelle ha detto che il partito di Salvini deve restituire i 49 milioni di euro (ma sostiene che tutti gli altri abbiano fatto peggio)

In un post su Facebook ha chiesto il suo aiuto per convincere il governo a spostare il gasdotto TAP

Ma solo se fallisse il progetto di governo fra M5S e Lega, ha raccontato a Massimo Gramellini
