Negli Stati Uniti l’FBI ha arrestato un uomo accusato di aver pianificato un attentato alla borsa di New York

L’Ucraina ha detto che la Russia ha usato un missile balistico intercontinentale per attaccarla

Il governo russo ha donato decine di animali, fra cui un leone, a uno zoo della Corea del Nord

Beko ha annunciato la chiusura di due stabilimenti in Italia e un piano da quasi 2mila esuberi

La giunta militare del Mali ha rimosso il primo ministro

La Cassazione ha confermato la condanna del tribunale militare a 29 anni per Walter Biot per aver venduto documenti segreti alla Russia

Due uomini italiani sono indagati dalla procura di Milano perché sospettati di fornire informazioni sensibili alla Russia

Il deputato Emanuele Pozzolo sarà processato per porto illegale di armi e munizioni

Gli Stati Uniti hanno messo il veto su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza

Ford ridurrà del 14 per cento i suoi dipendenti in Europa entro il 2027

Il criticato nuovo logo della Jaguar

Lo spot della Rai per la Coppa Davis di tennis, con i colpi di racchetta che compongono l’inno italiano

L’ultima partita della carriera di Rafa Nadal

Gli atleti statunitensi che esultano imitando il “ballo di Trump”

A Mar-a-Lago questo cane robot lavora per la sicurezza di Donald Trump

Anche nel tennis c’è il “VAR”, alle ATP Finals

A partire dagli anni Cinquanta i “Nine Old Men” definirono lo stile estetico e narrativo di cartoni memorabili

I nove animatori che cambiarono la storia della Disney

In 30 anni non hanno ancora fatto diminuire le emissioni di gas serra, ma se non ci fossero non avremmo le politiche per la transizione energetica

Perché le COP sul clima sono importanti

Stimolare sensibilità e attenzioni verso gruppi umani non ancora esistenti è uno degli ostacoli a un maggiore impegno per contrastare le crisi globali, compresa quella climatica

Non siamo fatti per provare empatia per le generazioni future

È il modo in cui le dita dei lanciatori toccano la palla, un aspetto che finora era sempre sembrato, ehm, intangibile

La prossima cosa che il baseball vuole misurare

Dopo un periodo in cui erano scomparse nel mondo dello spettacolo si vedono di nuovo, nonostante facciano male: o forse anche per quello

Le sigarette stanno tornando un po’ di moda

I “jazz kissa”, locali con grandi collezioni di vinili e costosi impianti hi-fi, sono tipici della cultura giapponese: comincia a vedersi qualcosa di simile anche qui

I bar in cui si ascolta la musica come si deve

Italia

aldo moro

brigate rosse

Romano Prodi

terrorismo

via gradoli

I verbali del caso Moro

Il PD ha pubblicato sul suo sito una sintesi - lunga 400 pagine - di 20 anni di lavori delle commissioni d'inchiesta (oggi è l'anniversario del rapimento)

Politica

amintore fanfani

arnaldo forlani

bettino craxi

emilio colombo

enrico letta

fernando tambroni

francesco cossiga

giovanni goria

giovanni leone

giovanni spadolini

giuliano amato

giulio andreotti

giuseppe pella

mariano rumor

mario scelba

massimo d'alema

matteo renzi

presidente del consiglio

presidenti del consiglio più giovani

silvio berlusconi

goria

Matteo Renzi
1975 | È diventato presidente del Consiglio incaricato a 39 anni, il 17 febbraio 2014 
(LaPresse)

1. Matteo Renzi

Giovanni Goria
1943 – 1994 | Fu presidente del Consiglio a 43 anni, dal 28 luglio 1987 
(AP-PHOTO)

2. Giovanni Goria

Amintore Fanfani
1908 – 1999 | Fu presidente del Consiglio a 45 anni, dal 18 gennaio 1954 
(AP Photo)

3. Amintore Fanfani

Enrico Letta
1966 | Fu presidente del Consiglio a 46 anni, dal diventato presidente del Consiglio incaricato a 46 anni, il 28 aprile 2013 
(AP Photo/Gregorio Borgia)

4. Enrico Letta

Aldo Moro
1916 – 1978 | Fu presidente del Consiglio a 47 anni, dal 4 dicembre 1963 
(LaPresse)

5. Aldo Moro

Bettino Craxi
1934 – 2000 | Fu presidente del Consiglio a 49 anni e 5 mesi, dal 4 agosto 1983 
(LaPresse)

6. Bettino Craxi

Massimo D'Alema
1949 | Fu presidente del Consiglio a 49 anni e 6 mesi, dal 21 ottobre 1998 
(AP Photo/Plinio Lepri)

7. Massimo D'Alema

Emilio Colombo
1920 | Fu presidente del Consiglio a 50 anni, dal 6 agosto 1970 
(AP-PHOTO)

8. Emilio Colombo

Francesco Cossiga
1928 – 2010 | Fu presidente del Consiglio a 51 anni e 9 giorni, dal 4 agosto 1979 
(LaPresse)

9. Francesco Cossiga

Giuseppe Pella
1902 – 1981 | Fu presidente del Consiglio a 51 anni e 3 mesi, dal 17 agosto 1953 
(AP-PHOTO)

10. Giuseppe Pella

Se non ci saranno intoppi Renzi diventerà il più giovane di sempre, superando quello della foto (che molti non ricordano)

I 20 più giovani presidenti del Consiglio

Brevi

Cultura

democrazia cristiana

dimissione presidente della repubblica

presidente della repubblica

Le dimissioni di Giovanni Leone

Il presidente Giovanni Leone con Margaret Thatcher, allora leader del partito conservatore del Regno Unito, nel 1977 a Roma. 
(Hulton Archive/Getty Images)

Giovanni Leone

Il primo ministro israeliano Golda Meir con Giovanni Leone al Quirinale il 15 gennaio del 1973. 
(AP Photo/Claudio Luffoli)

Il presidente degli Stati Uniti John Fitzgeralad Kennedy a Roma insieme a Giovanni Leone, allora presidente del consiglio, e il presidente della Repubblica, Antonio Segni, nel 1963. 
(AP Photo)

Giovanni Leone insieme al segretario di stato americano Henry Kissinger, il 4 novembre 1974. 
(AP Photo)

Giovanni Leone, 1974

Giovanni Leone insieme alla moglie Vittoria a Roma, dopo uno spettacolo teatrale, il 25 novembre 1972. 
(LAPRESSE)

Giovanni Leone con la moglie Vittoria e i figli Paolo, Mauro e Giancarlo. 
(LAPRESSE)

Giovanni Leone e la moglie Vittoria a un concorso di cavalli in piazza di Spagna nel 1973. 
(LAPRESSE)

Giovanni Leone durante le celebrazioni al Quirinale per il suo novantesimo compleanno nel 1998. 
(LAPRESSE)

Giovanni Leone e Giulio Andreotti a Trento, durante un congresso della Democrazia Cristiana negli anni '50. 
(LAPRESSE)

Il terzo governo Andreotti insieme al Presidente della Repubblica Giovanni Leone nel luglio del 1976. 
(LAPRESSE)

Davide Maria De Luca – <a href="https://twitter.com/#!/DM_Deluca"><img src="https://www.ilpost.it/wp-content/themes/ilpost/images/ico_bl_tw.png" />@DM_Deluca</a>

Avvennero 35 anni fa, in seguito ad accuse che poi si rivelarono false: furono le prime di un Presidente della Repubblica

audio

memoria

Adriano Zanni

9 Maggio 1978

mini

memoriale moro

Anonimo 
Aldo Moro ostaggio 1978 
Stampa digitale dall’originale 
Musée de l’Élysée, Losanna 
© Bettmann/Corbis/Specter 

Si devono divulgare i messaggi dei terroristi? Questo interrogativo sempre attuale appariva nel titolo dell’articolo di fondo de Il Corriere della Sera nel marzo del 1978. 

Il 16 marzo, dopo una sanguinosa imboscata, Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, viene rapito dalle Brigate Rosse. Sarà ucciso ai primi di maggio. Il suo assassinio poteva convenire a molti: alle Brigate Rosse ma anche ai servizi segreti italiani e americani, alla mafia. Le Brigate Rosse pubblicano nove comunicati, si servono delle lettere del prigioniero e mandano fotografie. Questa è la prima a essere pubblicata dal Corriere della Sera. Nel suo editoriale, la redazione spiega il proprio dilemma tra censura e pubblicazione. Non pubblicare o fare il gioco dei terroristi? 

Aldo Moro ostaggio &#8211; Anonimo

La discussa e violenta accusa contro la Democrazia Cristiana trovata tra i documenti scritti da Moro durante il sequestro

Andreotti nel “Memoriale Moro”

ciriaco de mita

1943 – 1994 | Fu presidente del Consiglio a 43 anni, dal 28 luglio 1987
(AP-PHOTO)

Giovanni Goria

1908 – 1999 | Fu presidente del Consiglio a 45 anni, dal 18 gennaio 1954
(AP Photo)

Amintore Fanfani

1966 | È diventato presidente del Consiglio incaricato a 46 anni, il 24 aprile 2013
(AP Photo/Gregorio Borgia)

Enrico Letta

1916 – 1978 | Fu presidente del Consiglio a 47 anni, dal 4 dicembre 1963
(LaPresse)

Aldo Moro

1934 – 2000 | Fu presidente del Consiglio a 49 anni e 5 mesi, dal 4 agosto 1983
(LaPresse)

Bettino Craxi

1949 | Fu presidente del Consiglio a 49 anni e 6 mesi, dal 21 ottobre 1998
(AP Photo/Plinio Lepri)

Massimo D'Alema

1920 | Fu presidente del Consiglio a 50 anni, dal 6 agosto 1970
(AP-PHOTO)

Emilio Colombo

1928 – 2010 | Fu presidente del Consiglio a 51 anni e 9 giorni, dal 4 agosto 1979
(LaPresse)

Francesco Cossiga

1902 – 1981 | Fu presidente del Consiglio a 51 anni e 3 mesi, dal 17 agosto 1953
(AP-PHOTO)

Giuseppe Pella

1901 – 1991 | Fu presidente del Consiglio a 52 anni, dal 10 febbraio 1954
(LaPresse)

Mario Scelba

Il più giovane di sempre in Italia è quello nella foto (sapete chi è?), Enrico Letta potrebbe essere il terzo, la classifica comprende anche Prodi e Berlusconi

enrico berlinguer

governo non sfiducia

non sfiducia

partito comunista

scandalo lockheed

governoandreotti2

La storia del terzo governo Andreotti, citato da Napolitano e auspicato dal PD, che restò in carica due anni senza avere la maggioranza in Parlamento

Il governo della “non sfiducia”, nel 1976

rassegna

Andrea Romano

storia d'italia

Andrea Romano racconta sospetti e scontri all'interno della DC e del governo Fanfani, e pratiche assai attuali

Manovre e sottobosco, mezzo secolo fa

memorie

L1001496

9 maggio 1978 (audio memorie)

mafia

magistrati

mauro rostagno

palermo

peppino impastato

Rocco Chinnici

sicilia

Tano Badalamenti

vincenzo virga

vittime terrorismo

Stefano Nazzi

È anche il giorno di Peppino Impastato

Buzz Aldrin sulla luna

enrico Verzaschi

fotografia

Frank Fournier

josif Stalin

Lewis Hine

man ray

museo alinari

Nasa

Niccolò Paganini

Noire et Blanche

oliviero toscani

Omayra Sánchez

ritocco fotografico

Virginal Love

moro

NASA 
Buzz Aldrin sulla Luna 
20 luglio 1969 
Stampa digitale dall’originale 
Musée de l’Élysée, Losanna 
© NASA, Washington, D. R. 
Il 20 luglio 1969 l’Apollo 11 atterrava sulla Luna davanti a milioni di spettatori. A quarant’anni di distanza, c’è ancora chi contesta la veridicità di tale evento. Secondo alcuni sarebbe il cineasta Stanley Kubrick ad aver filmato negli studi i primi passi dell’uomo sulla Luna. Sono state evidenziate anche alcune pretese anomalie in una serie di fotografie scattate dagli astronauti. Il cortometraggio di Craig Tipley del 2001, "Teoria della Cospirazione: siamo stati sulla Luna?" formula l’ipotesi di una truffa americana. 
Anche William Karel, regista di "Operazione Luna" del 2004, presenta gli avvenimenti come se dubitasse della veridicità della trasmissione in diretta del filmato. È sua intenzione dimostrare l’importanza dell’immagine o dell’assenza dell’immagine: «per la Luna, se non ci fossero state le immagini, non ci sarebbe stato nemmeno l’evento». Ma la reazione del pubblico va ben oltre: non sono solo le immagini che vengono messe in dubbio, ma la stessa esistenza della missione Apollo 11. Sembra comunque più facile andare sulla Luna che montare un’operazione del genere, visto che decine di migliaia di persone hanno lavorato a questo progetto e persino i russi all’epoca non avevano pensato di contestare l’evento.

Buzz Aldrin sulla Luna - NASA

Man Ray (1890-1976) 
Noire et Blanche 1926 
Stampa ai sali d’argento più tarda 
Musée de l’Élysée, Losanna 
© Man Ray Trust /SIAE 
Nel 1997 divampa una controversia su alcune stampe.Il collezionista Werner Bokelberg acquista negli anni 1990 settantotto stampe di Man Ray. La collezione deve essere presentata al Metropolitan Museum of Art di New York. Maria Morris Hambourg, la conservatrice della collezione di fotografie del museo, è colpita dalla perfezione delle stampe. La assale però un ultimo dubbio e Bokelberg fa analizzare la sua collezione: una ventina di stampe sono in realtà realizzate su carta fabbricata tra il 1992 e il 1993 e le altre su carta degli anni 1960. Secondo la perizia, le stampe ritenute originali degli anni venti e trenta sono in realtà delle stampe di gran lunga posteriori o postume. Werner Bokelberg esige la restituzione di 2,3 milioni di dollari che ha già pagato. Ne recupera la metà, a fronte della restituzione delle stampe contestate, ma sporge comunque denuncia contro ignoti. Nel frattempo, le stampe d’epoca contestate vengono distrutte dalla compagna del venditore. Non appena la questione diventa di pubblico dominio, si insinua il sospetto in particolare riguardo a una trentina di fotografie vendute all’asta nel 1983 e provenienti dalla medesima fonte. 
Certamente questa vicenda avrebbe fatto sorridere Man Ray, il quale diceva che creare è divino e copiare umano.

 Noire et Blanche - Man Ray

Lewis Hine (1874-1940) 
Three Riveters, Empire State Building 1931 
Stampa ai sali d’argento 
Musée de l'Elisée, Losanna 
Nel 1999, in occasione di una vendita all’asta, Three Riveters viene venduta per circa 30.000 dollari. Cinque anni prima, un originale della stessa tiratura era arrivato a 90.000 dollari. Tra le due aste si era insinuato un dubbio. Un gallerista effettivamente ha ritirato Three Riveters da una fiera newyorchese ritenendo che sembrasse troppo recente per essere vintage. Un altro collezionista fa analizzare le sue stampe d’epoca. Il risultato è inequivocabile: risalgono al più presto agli anni 1950, cioè dieci anni dopo la morte di Lewis Hine. La cosa potrebbe riguardare centinaia di stampe di Hine. I sospetti cadono su un amico e allievo di Hine, che ha venduto personalmente diverse stampe controverse e firmato delle lettere che garantiscono l’autenticità dei vintage che in realtà sarebbero postumi. L’FBI apre un’inchiesta nel 2001. 
La verità non si saprà mai: pare sia stato raggiunto un accordo extragiudiziale con i venditori, con la creazione di un fondo di un milione di dollari per risarcire gli acquirenti insoddisfatti. D’ora in avanti i collezionisti devono verificare la data di stampa e anche che le fotografie siano originali.

Three Riveters, Empire State Buildin - Lewis Hine

Anonimo 
Josif Stalin con Voroshilov, Molotov e Iejov, Mosca, anni 1930
Nel 1936 Nikolai Iejov diventa Commissario del Popolo per gli Affari Interni e assume la direzione della NKVD, la polizia segreta. Nel dicembre del 1938, viene sostituito da Béria, che lo fa arrestare. Sarà fucilato nel febbraio del 1940 dopo essere stato torturato, passando dalla condizione di carnefice a quella di vittima, secondo la logica di un sistema che aveva fedelmente servito. 
La fotografia è associata alla seguente: mostrano in successione Josif Stalin con e senza Nikolai Iejov. Il partito comunista controlla ogni aspetto della vita sociale, culturale e politica del paese. La storia viene riscritta, proprio come la finzione. I romanzi sono sistematicamente rivisti e corretti, numerosi personaggi spariscono dai libri, proprio come dalla realtà. 
La fotografia ritoccata (la seguente) è un messaggio politico. Non cerca di negare i fatti, anzi vuole mostrarli. Stalin eleva il ritocco a vero e proprio sistema e inventa così un’estetica della scomparsa, che non suscita la controversia bensì il terrore, spezzando ogni tentativo di manifestazione critica.

Josif Stalin con Voroshilov, Molotov e Iejov, Mosca - Anonimo

Anonimo 
Josif Stalin con Voroshilov e Molotov, Mosca, anni 1940 
Stampe digitali da stampa fotografica originale 
Musée de l’Élysée, Losanna
Nel 1936 Nikolai Iejov diventa Commissario del Popolo per gli Affari Interni e assume la direzione della NKVD, la polizia segreta. Nel dicembre del 1938, viene sostituito da Béria, che lo fa arrestare. Sarà fucilato nel febbraio del 1940 dopo essere stato torturato, passando dalla condizione di carnefice a quella di vittima, secondo la logica di un sistema che aveva fedelmente servito. 
La fotografia è ritoccata rispetto alla precedent: mostrano in successione Josif Stalin con e senza Nikolai Iejov. Il partito comunista controlla ogni aspetto della vita sociale, culturale e politica del paese. La storia viene riscritta, proprio come la finzione. I romanzi sono sistematicamente rivisti e corretti, numerosi personaggi spariscono dai libri, proprio come dalla realtà. 
Questa fotografia è un messaggio politico. Non cerca di negare i fatti, anzi vuole mostrarli. Stalin eleva il ritocco a vero e proprio sistema e inventa così un’estetica della scomparsa, che non suscita la controversia bensì il terrore, spezzando ogni tentativo di manifestazione critica

Oliviero Toscani (nato nel 1942) 
Virginal Love / Amore illibato 1992 
Procedimento di stampa Dye Transfer 
Musée de l’Élysée, Losanna 
© Oliviero Toscani 
Oliviero Toscani è famoso in tutto il mondo per la sua collaborazione con il marchio italiano Benetton dal 1982 al 2000. In tutte le campagne pubblicitarie di questi anni, si dimostra provocatorio ed esplicito. Suscitano polemiche i suoi manifesti sull’AIDS, la pena di morte o la guerra. Secondo alcuni Toscani induce i consumatori a riflettere. Per altri è un recupero della sofferenza umana. Virginal Love contrappone il bacio carnale e profano alle promesse solenni pronunciate da chi prende i voti. Contrapponendosi alla regola del celibato dei religiosi, Virginal Love sciocca parte dell’opinione pubblica. In Italia, sotto la pressione del Vaticano, le autorità finiscono per proibirne la diffusione. 
In Francia, a seguito delle numerose rimostranze delle associazioni religiose, il Bureau de Vérification de la Publicité, l’organo di controllo della pubblicità, richiede il ritiro dei manifesti. In compenso Virginal Love si aggiudica in Inghilterra l’Eurobest Award. Viceversa per lo stesso inserzionista, la fotografia di un neonato ancora insanguinato e attaccato al cordone ombelicale, è ammessa in Francia e in Italia mentre è censurata in Inghilterra.

Virginal Love - Oliviero Toscani

Evgueni Khaldei (1917-1997) 
La bandiera rossa sul Reichstag, Berlino, 2 maggio 1945) 
(ritoccata) © Khaldei / Corbis
Il fotografo di guerra Evgueni Khaldei realizza il 2 maggio 1945 sul tetto del Reichstag una delle fotografie più note del XX secolo: la bandiera sovietica che sventola sulla città vinta. Giunto a Berlino per questo scopo, Khaldei immortala diverse scene, come ad esempio l'aeroporto di Tempelhof e la porta di Brandeburgo, prima di andare al Reichstag. 
Con l'aiuto di due soldati e di un ufficiale, vi realizza una serie di immagini in condizioni pericolose e ne conserva quella più forte. Di ritorno a Mosca, Khaldei si reca all'agenzia Tass, il cui redattore nota che l'ufficiale ha un orologio al polso. Dal momento che all'epoca circolavano diverse notizie sulle ruberie e i saccheggi commessi dai soldati sovietici, l'agenzia ritocca l'immagine cancellando l'orologio sul braccio destro, per evitare ogni polemica. Sarà solo dopo la caduta del muro di Berlino che Khaldei riuscirà a pubblicare l'immagine originale della quale aveva conservato il negativo. 
Un particolare può dettare la lettura di un'immagine, e in questo caso farne il simbolo della vittoria, o viceversa quello del saccheggio.

La bandiera rossa sul Reichstag - Evgueni Khaldei

La bandiera rossa sul Reichstag (altra versione non 
ritoccata) 
Stampe ai Sali d'argento Musée de l'Élysée, Losanna 
© Khaldei / Corbis
Il fotografo di guerra Evgueni Khaldei realizza il 2 maggio 1945 sul tetto del Reichstag una delle fotografie più note del XX secolo: la bandiera sovietica che sventola sulla città vinta. Giunto a Berlino per questo scopo, Khaldei immortala diverse scene, come ad esempio l'aeroporto di Tempelhof e la porta di Brandeburgo, prima di andare al Reichstag. 
Con l'aiuto di due soldati e di un ufficiale, vi realizza una serie di immagini in condizioni pericolose e ne conserva quella più forte. Di ritorno a Mosca, Khaldei si reca all'agenzia Tass, il cui redattore nota che l'ufficiale ha un orologio al polso. Dal momento che all'epoca circolavano diverse notizie sulle ruberie e i saccheggi commessi dai soldati sovietici, l'agenzia ritocca l'immagine cancellando l'orologio sul braccio destro, per evitare ogni polemica. Sarà solo dopo la caduta del muro di Berlino che Khaldei riuscirà a pubblicare l'immagine originale della quale aveva conservato il negativo. 
Un particolare può dettare la lettura di un'immagine, e in questo caso farne il simbolo della vittoria, o viceversa quello del saccheggio.

Garry Gross (1937 - 2010) 
Senza titolo 1975 
C-print 
Musée de l’Élysée, Losanna 
© Garry Gross 
In questa immagine l’attrice e modella Brooke Shields che allora aveva dieci anni posa nuda per un progetto del fotografo pubblicitario Garry Gross, The Woman in the Child. La madre firma un contratto che cede tutti i diritti delle immagini a Gross. Nel 1981, Brooke Shields ne vuole impedire l’uso. Ne nasce quindi una battaglia legale tra la Shields e Gross che si ritrova con una richiesta di indennizzo per un milione di dollari. La prima istanza di Brooke Shields viene rigettata poiché i tribunali considerano valido il contratto concluso dalla madre. Gli avvocati della modella querelano di nuovo Gross per danni alla sfera privata dell’attrice. Ma il nuovo Tribunale investito della vertenza ritiene che queste fotografie non siano «sessualmente suggestive». Gross vince definitivamente la causa ma nel frattempo i processi lo hanno rovinato. 
Nel 1992, Gross cede i diritti di questa immagine all’artista contemporaneo Richard Prince che la toglie dal contesto precedente e la intitola Spiritual America. L’opera di Prince ha grande successo e viene venduta all’asta per 151.000 dollari.

Senza titolo - Garry Gross

Frank Fournier (nato nel 1948) 
Omayra Sánchez, Armero, Colombie (Omayra Sánchez, 
Armero, Colombia) C-print 
Musée de l’Élysée, Losanna 
1985 © Frank Fournier / Contact Press Images 
Questa fotografia è stata scattata da Frank Fournier nel 1985 ad Armero, in Colombia, poco dopo che il vulcano Nevado del Ruiz entrasse in attività eruttiva. La colata di fango scatenata dall’eruzione causò la morte di ventiquattromila persone. La giovane Omayra Sanchez è prigioniera delle macerie. I soccorritori cercheranno di liberarla per due giorni e tre notti, ma le attrezzature per il salvataggio non arriveranno in tempo. Sfinita, Omayra muore per un attacco cardiaco. La sua dignità e il suo coraggio hanno commosso il mondo intero. 
Fournier si rende subito conto di non poter fare nulla: quelle centinaia di vittime hanno bisogno di cure mediche urgenti per essere salvate. Assalito da una sensazione di impotenza, capisce che la cosa più utile è dare testimonianza della sofferenza della giovane. Ancora l’anno seguente, dopo aver ricevuto per questa immagine il premio World Press Photo, è assalito dai dubbi. Si può mostrare la sofferenza senza venir meno al rispetto? Ma ci ricorderemmo ancora della tragedia di Armero se questa fotografia non ci avesse sconvolto a tal punto?

BITS

aldo moro

I verbali del caso Moro

I 20 più giovani presidenti del Consiglio

Le dimissioni di Giovanni Leone

9 Maggio 1978

Andreotti nel “Memoriale Moro”

I 20 più giovani presidenti del Consiglio

Il governo della “non sfiducia”, nel 1976

Manovre e sottobosco, mezzo secolo fa

9 maggio 1978 (audio memorie)

È anche il giorno di Peppino Impastato

17 fotografie controverse

Cicchitto, il PdL e gli ex di Alleanza Nazionale

La mattina di Aldo Moro

16 marzo – Le lettere di Aldo Moro a sua moglie