La “nevicata del secolo”, quarant’anni fa
Nel 1985 investì tutta Italia nel pieno di un freddo eccezionale: viene ancora ricordata con una certa nostalgia

Nel 1985 investì tutta Italia nel pieno di un freddo eccezionale: viene ancora ricordata con una certa nostalgia

Per capire su quale dei due la redazione calciofila del Post litigherà nei prossimi mesi: ci sono piaciuti entrambi, ma abbiamo scelto all'unanimità

È l’unica nazionale dell’ex Jugoslavia che prospera nel calcio, e l’impressione è che non abbia ancora sbloccato tutto il suo potenziale

Il giovane attaccante del Bologna è stato fin qui uno dei migliori giocatori della Serie A, e sembra avere ancora grandi margini di miglioramento

Mentre faceva ballare e divertire la gente, il più grande musicista reggae di sempre divulgò il panafricanismo, il rastafarianesimo e la lotta al colonialismo in tutto il mondo

Storia e storie dello stadio che presto potrebbe essere demolito, come la volta in cui fu illuminato da giornali che bruciavano

Come inizia il romanzo di Alberto Arbasino che racconta l'Italia del boom economico

Sono stati riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere perché aiutavano le famiglie a insediarsi in alloggi popolari inutilizzati

«È morto vent’anni fa e sono fortunato perché, quando ce n'è stata l’occasione, non l’ho avvicinato, così adesso posso leggerlo dalla distanza che annulla il confine tra vivi e morti. Lo stesso sentimento che avverto ogni volta che torno e passo attraverso i luoghi che ho imparato con le poesie e che cambiano di mese in mese, eppure qualcosa resta. Resta via San Gregorio com’era, resta il neon di un’edicola di via Crescenzago di una poesia di De Angelis, resta il dialetto da masticare di Franco Loi, resta la via dove Pagliarani si copriva la faccia col giornale, resta San Siro a piedi di Vittorio Sereni, restano le corsie d’ospedale che racconta Raboni di quando andava a trovare Cattafi. Resta la possibilità di fingere, per cui salgo sul 9, m’invento che il numero sia preceduto da un 2 e seguo un po’ di quel percorso, una volta scendo in viale Monte Nero, altre poco più avanti, altre mi spingo fin dopo Porta Venezia sperando di sfiorare il tram che procede in senso opposto»

Cosa succede alle telecronache (a chi le fa e a chi le segue) quando un grande giocatore fa arrivare il grande pubblico

Le cose fondamentali da sapere su Lazio, Napoli, Inter e Milan: le squadre che si giocheranno l'accesso alla prossima Champions League

La consueta lista di novembre per chi è impaziente di iniziare o semplicemente non vuole ridursi all'ultimo

«Per le strade distinguevi a metà degli anni ’80 perfettamente un dark da un paninaro, uno che abitava a San Siro da uno che abitava sui Navigli, uno di destra da uno di sinistra, un gay da un etero, uno dentro o uno fuori dal sistema. Era più facile esistere ma era più difficile essere giovani. Il mondo si era velocemente innamorato del classico rassicurante di Armani o del glamour di Versace, ma per sfuggire a questo soffocante abbraccio si erano formati anche molti nuclei di resistenza a Parigi, a Londra, a New York e anche a Milano»

Le statistiche indicano una netta diminuzione dei reati, ma molti cittadini – tra cui Chiara Ferragni – hanno una percezione diversa

Otto storie da film ma successe veramente, fra treni ed elicotteri rubati, tunnel, parrucche e nessun morto

Una guida per chi non la conosce bene ma vuole andare oltre i soliti posti (che comunque meritano)

È uno dei regolamenti di conti più famosi di sempre: avvenne nella Chicago del Proibizionismo, e quasi di sicuro il mandante fu Al Capone

Sabato sono quarant'anni dal concerto di San Siro

Come un gruppo di ragazzi bosniaci finì a suonare a San Siro, trent’anni fa, nel nuovo podcast del Post
