Milano, il Far West e una bambina di 11 anni
Ieri mia figlia, che ha 11 anni, ha ascoltato casualmente i titoli di un telegiornale Mediaset (ma poteva essere tranquillamente uno Rai) che strillava una cosa del tipo “Far West a Milano, la città ha paura”. Ecco, il fatto è che lei ha iniziato da due giorni ad andare a scuola da sola ed è bastato un titolo di telegiornale per farle fare giganteschi passi indietro. Si è davvero convinta che a Milano si spari a ogni angolo di strada contro chiunque passi di lì. Poi un ex vicesindaco parlando come un vicesceriffo ha iniziato a dire che proprio lì, a Porta Romana, lui aveva installato una camionetta dell’esercito e che poi Pisapia l’ha tolta e se ci fossero stati ancora i soldati non sarebbe successo nulla. Come se nei tanti anni di giunta di centrodestra non avessero mai sparato a nessuno. Il Corriere della Sera non è da meno: ieri titolava «A Porta Romana la gente ha paura».
Intendiamoci, quello che è successo è terribile e gravissimo: è stata un’esecuzione in strada (le voci dei telegiornali hanno anche sottolineato «in pieno centro», come se ammazzare in periferia fosse più accettabile). Ma Milano non è come viene descritta ora per pura propaganda politica. Ha i problemi gravi di tutte le altre grandi città. Ma Milano non è il Far West, la gente non è chiusa in casa terrorizzata. Vallo a spiegare, però, a mia figlia.