Hannibal
Allora, c’è questo figlio di Gheddafi che si chiama Hannibal. In realtà si chiama Motassim Bilal ma siccome è convinto di avere molti punti in comune con il condottiero cartaginese ha scelto da sempre di farsi chiamare così. Comunque si chiami, è un tipo parecchio irascibile. Per dire, nel luglio del 2008 era in un albergo di Ginevra, il più bello, il President Wilson. Era lì con la moglie, la ex modella libanese Alina Skaff. Insomma, a un certo punto Hannibal non era tanto contento del servizio in camera offerto dall’albergo e, come un rockstar qualsiasi, iniziò a prendere a calci e pugni due camerieri. La moglie, anche se incinta all’ottavo mese, si lanciò nella rissa. Hannibal finì in carcere, Alina no ma solo perché era incinta. Il governo libico emise un comunicato in cui definì l’arresto «un crimine orribile». A Tripoli la Nestlè venne temporaneamente chiusa e due dirigenti svizzeri che tentavano di rientare in patria vennero arrestati all’aeroporto. Così, per ritorsione. Arrivò poi l’ovvia minaccia: o liberate Hannibal (anche in famiglia lo chiamano così) o niente petrolio. Alla fine arrivò Saif al Islam a portare via il fratello pagando una multa di 120.000 euro e un cauzione di 180.000.