La morte e lo squallore
Venerdì è uscito un articolo su La Stampa: faceva il punto tre mesi dopo la scomparsa di Yara Gambirasio. L’articolo raccontava che ancora non c’era nessuna pista valida, niente di niente. In 90 giorni di questa storia non si è capito nulla. Ieri l’hanno trovata, in un campo, a dieci chilometri da dove era sparita, a Brembate di Sopra. Sapremo dopo l’autopsia prevista lunedì come è stata uccisa Yara.
Poi però ieri è arrivata un’altra notizia. Fabrizio Corona sarebbe entrato nella casa di Sarah Scazzi, ad Avetrana. Si sarebbe intrufolato dalla finestra. Lui dice che era lì per proporre un servizio alla mamma di Sarah, che lei gli ha addirittura offerto un caffè. Non so come sia andata. So però che Corona arrivò anche a Garlasco, dopo la morte di Chiara Poggi: voleva mettere sotto contratto le gemelle Cappa. È il suo businness: va dove c’è morte e dolore e cerca di farci i soldi. Il destino ha voluto che due fatti così diversi accadessero ieri. Hanno trovato il corpo di Yara, una povera ragazzina assassinata a 13 anni. E un ometto si è intrufolato in una casa per fare soldi grazie alla morte di un’altra povera ragazzina.