In difesa di Maracarfà
Non so come finirà la storia delle dimissioni di Mara Carfagna, se resterà nel Pdl (o come diavolo si chiamerà tra un po’ ), se se ne andrà altrove, se sarà mai più ministro quando questo governo cadrà. Di lei si è scritto anche qui, la sua carriera, i calendari, che cosa legge la mattina.
Io non ho nessuna simpatia per questo governo, penso che non abbia fatto assolutamente nulla e quello che ha fatto l’ha fatto male, malissimo. Però.
Però Maracarfà ha portato avanti una buona legge: quella sullo stalking. È vero, se l’è trovata già scritta dal precedente governo, però ha avuto il merito di crederci e di spingerla, di lottare perché fosse approvata. In mezzo a leggi costruite per “imbozzolare” un potente (mi ha sfinito il termine ad personam però non ce n’è un altro altrettanto efficace), lei ha fatto una buona legge, che tutela le persone più deboli. La legge sullo stalking c’era già in molti paesi europei, negli Stati Uniti, ora c’è anche in Italia. Difende chi viene perseguitato da sconosciuti, ex fidanzati, ex mariti, ex mogli (l’osservatorio Nazionale per lo Stalking spiega che a essere oggetto di molestie sono, nell’86 per cento dei casi, donne).
Insomma, è una legge buona e sacrosanta e quindi Maracarfà ha fatto una cosa buona e sacrosanta.