Tutti i cugini di Sarah
Nella storia della scomparsa di Sarah Scazzi sembra che esca un cugino al giorno. Cugini dappertutto. Quando è sparita da Avetrana il 26 agosto, Sarah stava andando da una cugina, Sabrina. Un’altra cugina, Antonella, ha aperto subito un gruppo su Facebook per cercarla. Intanto, il profilo (o i profili di Sarah, non si è ancora capito quanti sono) su FB veniva modificato e aggiornato con nuove foto. Questo anche il 2 settembre e cioè con la ragazza sparita da quattro giorni. Chi lo ha modificato? Un cugino, un altro. Di cui però non si sa ancora il nome. E perché ha modificato il profilo di Sarah? Chi gli ha detto di farlo? E perché aveva l’accesso? Mistero. Una volta appreso tutto questo si può tornare indietro di qualche giorno e leggere le edizioni dei giornali immediatamente successive al 26 agosto. Descrivevano Sarah come una ragazza forse più piccola della sua età, un po’ imbranata, che non ha nemmeno il computer a casa. Chat? Social network? Mava’, non scherziamo. Poi si scopre che invece ha passato un bel po’ di sere d’agosto a chattare con un trentunenne di un paese vicino con tanto di utilizzo di webcam. Da dove chattava? «Vedevo una parete bianca con macchie di umido. E poi c’era un’altra ragazzina», dice il trentunenne. Che spiega anche: «Con me Sarah si spacciava per ventenne». Ma santo Dio, se la vedevi in webcam non capivi che era molto, ma molto più piccola?
Insomma, un vero casino. Sarah è scomparsa da un sacco di giorni. Ha lasciato scritto ovunque che voleva scappare, che non ne poteva più di Avetrana, che voleva andare a Milano e a Roma, che ricordava con noia infinita le lunghissime riunioni dei Testimoni di Geova a cui la mamma la portava. Il fatto è che il mondo è pieno di quindicenni che dicono di voler scappare ma mica spariscono nel nulla. E poi, se davvero fosse nascosta da qualche parte, anche con l’aiuto di qualcuno, a questo punto qualche segnale non sarebbe già arrivato? Centinaia di agenti la stanno cercando, sul territorio e in Rete. Avetrana non è così grande: 8.000 abitanti. Certo, poi c’è la Rete. Facebook e Gooogle stanno collaborando (e ci mancherebbe altro) ma comunque, sempre sui quotidiani, un po’ di demonizzazione dei social network sta uscendo. Era inevitabile.
E poi ci sono tutti questi quindicenni e sedicenni, cugini e no, che ruotano intorno alla storia. Qualcuno se ne sta molto defilato, qualcun altro impazza in Internet e nelle interviste. Mi sono venute in mente le gemelle Cappa, quelle che a Garlasco, dopo l’omicidio della cugina, Chiara Poggi, modificarono una fotografia con photoshop e unirono la loro immagine a quella di Chiara. Poi appesero la fotografia fuori dal cancello della villetta dove era avvenuto l’omicidio. Speriamo solo che questa storia finisca meglio, ma molto meglio.