È vero, questo è un complotto
L’Europa ha dichiarato l’ostracismo politico all’Italia. E per quanto i destinatari di tale condanna all’esclusione siano Berlusconi e Bossi, la notizia non può fare piacere a nessuno (anche perché non pare destinata a modificare in nulla lo stallo del quadro politico nazionale).
È una cosa mai accaduta prima, non c’è memoria di situazioni analoghe da quando c’è l’Unione. Neanche il precedente della brutta Polonia dei fratelli Kaczynski funziona: perfino quel paese pulsante di sentimenti xenofobi e antisemiti aveva più alleati di quanti ne abbia l’Italia di oggi. Senza contare che al brutale isolamento europeo noi dobbiamo aggiungere il gelo americano, che non può essere scaldato né da qualche rara telefonata fra Roma e Washington, né dalla subalternità perfino imbarazzante di Frattini alle direttive di Hillary Clinton: se ne riparlerà, e molto, avvicinandoci al 2 giugno, quando a Roma al fianco di Napolitano per una celebrazione speciale della Festa della Repubblica ci sarà Joe Biden, con Obama impegnato in un tour europeo scrupolosamente disegnato per evitare l’Italia.
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