Il PD vuole davvero le elezioni?
In diciassette anni, dal peccato originale del ’94, uno solo dei molti assurdi messaggi di Berlusconi è davvero passato nella testa degli italiani, tutti gli italiani: che il centrosinistra preferisca di solito tentare i ribaltoni di Palazzo piuttosto che affidarsi alla libera scelta degli elettori. Da allora, due elezioni vinte non hanno dissipato la profonda convinzione – introiettata anche nell’opinione pubblica progressista – che davanti al corpo elettorale Berlusconi si senta più sicuro dei suoi avversari.
Se davvero siamo al crollo del rapporto di fiducia fra l’Italia e questo ingombrante leader, e se davvero siamo convinti che a Berlusconi si affidi ormai solo un’area minoritaria perfino degli elettori del centrodestra, la campagna per le elezioni anticipate dovrebbe essere battente, continua, insistente, corale.
Dobbiamo constatare che invece non è così.