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Traffic racconta la rocambolesca storia di cosa è successo negli ultimi vent’anni ai giornali, a noi lettori, al modo in cui ci informiamo e siamo raggiunti dalle notizie. Lo fa attraverso le storie legate tra loro dei creatori dei più importanti progetti americani di informazione online, e di come – spesso inconsapevolmente – hanno avviato le trasformazioni che hanno influito su gran parte dei nostri comportamenti digitali.
Il racconto comincia a SoHo nei primi anni Duemila, dopo la bolla delle dot-com ma
prima che Google, Apple e Facebook si impossessassero della scena. È a New York che il gruppo di cinici guidato da Nick Denton a Gawker e lo staff più spensierato di Jonah Peretti a BuzzFeed si dedicano agli esperimenti che creeranno la viralità su internet. È l’età dell’innocenza creativa del giornalismo online: la vecchia guardia dell’informazione è stata screditata dalla guerra in Iraq, il mondo digitale crede di poter diffondere la verità. Dopotutto, non sono forse stati gli attivisti online a far eleggere Barack Obama? Ben Smith, innovativo direttore di BuzzFeed News e oggi direttore del sito Semafor, descrive priorità e approcci rivoluzionari e racconta il grande flop del nostro tempo: internet, che avrebbe dovuto aiutare le forze progressiste a rendere il mondo più libero ed equo, è diventata la forza motrice del populismo di destra – quello di Steve Bannon, di Andrew Breitbart e di Chris Poole, il creatore di 4chan. Una storia avvincente e illuminante, per sapere di più su cosa sta succedendo e su come ci viene raccontato.Prefazione di Francesco Costa.
Traffic è il secondo libro pubblicato da Altrecose, il marchio editoriale creato dal Post insieme a Iperborea dedicata alla conoscenza della realtà e a opere di “non fiction”.
Costa 21 euro e la spedizione è gratuita (è possibile acquistarlo solo per vendite effettuate e spedite in Italia).