Momenti di trascurabile infelicità
Mi piace fermare la macchina in seconda fila per bere un caffè al bar, e se cominciano a suonare il clacson incazzati perché la devono spostare, finisco il caffè, mi pulisco con il tovagliolino di carta, pago alla cassa, poi esco e chiedo scusa alzando una mano; poi metto in moto e vado via.
Uno va in giro, e vorrebbe entrare nella testa di quei tizi che vanno con i cellulari incastrati nel casco, o parcheggiano sulle rampe dei disabili, per capire per un momento perché, illudendosi che ci sia un perché.