• di Roma
  • Sabato 23 ottobre 2010

Si può morire dentro

Come dice Giovanni Bianconi in questo intervento sul Corriere, la vicenda di Stefano Cucchi è una storia che riguarda tutti noi, e che va oltre gli episodi di malasanità e violenza. È la storia dell’eventualità che una persona entri in carcere, muoia in circostanze poco chiare e senza che venga avvisata la famiglia. Anche se probabilmente il passaggio a identificarlo come un lutto collettivo, nel fatalismo nostrano, non è avvenuto.

È passato un anno da quella notte, e il ricordo è comunque ancora piuttosto vivo. Ieri una manifestazione ha attraversato le strade di Torpignattara, dove viveva Cucchi, ma è stata una giornata anche di spettacoli e interventi dal palco. Il Comune, che si è costituito parte civile nel processo, è intervenuto tramite l’assessore Alessandro Cochi.

Foto: da repubblica.it