• di Roma
  • Martedì 7 settembre 2010

I bike sharing degli altri

Malaroma, nella sua rubrica di confronti tra Roma e Londra, fa un paragone tra il bike sharing londinese e quello romano – che non lo è neanche perché non ci sono i canonici primi 30 minuti gratis -, e il secondo ne esce alquanto a pezzi.

Più che altro: smascherato di fronte ai veri bike sharing, che partono da subito con investimenti importanti, e senza quell’alone di contentino e cose fatte a (meno di) metà. Lì ad esempio si parla di highways ciclabili che rivoluzioneranno i trasporti cittadini. Noi stiamo ancora con i motorini parcheggiati negli stalli, con un’”atmosfera culturale” intorno al fenomeno ben diversa da quella della società londinese e con una percentuale di furti e danneggiamenti imbarazzante.

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