• di Roma
  • Giovedì 15 luglio 2010

Non segua quella macchina

A questo giro non saremo ancora una città con la fila di taxi fuori dai locali notturni per riaccompagnare i giovani. E nemmeno in cui ci si potrà andare in aeroporto, a meno di non essere un gruppo numeroso e nascondere qualche amico nel bagaglio.

Resta un servizio per i turisti, quelli che nell’immaginario collettivo sono i giapponesi (non ingenui, semplicemente educati). Ma prima o poi si spargerà la voce anche tra le strade di Tokyo o Osaka, e anche loro cominceranno a valutare le ben più economiche alternative.

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