Certe notti fai un po’ di cagnara
A Roma, quando si parla di taxi diventa sempre una questione politica di ampio respiro. Ci sono tassisti in consiglio comunale, associazioni potentissime, minacce di scioperi e via dicendo. E tutto ciò senza neanche che i turisti giapponesi abbiano il diritto di voto.
Le sedute in consiglio comunale che li riguardano possano andare avanti per giorni, con nottate di battaglie a colpi di emendamenti. Ieri sono state giusto sette ore, poi a mezzanotte c’è stata una tregua. Per il momento si va verso l’approvazione degli aumenti che scatteranno dal 31 ottobre: 45 euro per Fiumicino, 35 euro per Ciampino e 120 per Civitavecchia. La partenza a 3 euro e i primi 5 chilometri da 0,92 a 1,42 euro a chilometro. Non è passato lo sconto del 50% verso gli ospedali, salvo per il Bambino Gesù.
Poi c’è tutto un fronte di argomenti legato a degli aspetti nei quali emergono i veri e propri contrasti, perché quando da un lato vengono fuori esigenze di trasparenza, come per l’obbligo di accettare la carta di credito (che sembra sarà fissato solo per le corse sopra i 30 euro), dall’altro la difesa respinge l’accusa di dipingere la categoria come delinquenti, si alzano i toni, scattano accuse e vittimismi e si fa nottata.