• di Roma
  • Mercoledì 30 giugno 2010

Salire sul carro del Gay Pride

Non ho nulla contro il Giubileo
Solo, mi sembra inopportuno
nell’anno del Gay Pride
(Daniele Luttazzi)

Dopo che il Post ci ha spiegato perché si fa il Gay Pride, vediamo cosa sta succedendo a Roma a pochi giorni dall’evento.

La storia in realtà comincia nell’anno 2000, da quel World Pride nell’anno del Giubileo che ha segnato in qualche modo un punto di svolta. Internettianamente parlando è difficile trovare molte fonti di quel periodo: ci aiuta un po’ Wikipedia, narrando le tappe salienti di quella volta in cui le polemiche furono acutissime, e diventarono un caso nazionale. Anche quest’altra pagina fa un punto della situazione a distanza, anche se purtroppo molti link non funzionano.

In mezzo, altri raduni e altre polemiche. Ma di fatto, guardandoci indietro abbiamo un piccolo laboratorio, e in un tempo relativamente ristretto, di quei più generali processi storici di lungo periodo che fanno chiedere ai più progressisti perché non approvare subito questa o quella legge, ché tanto la direzione in cui il mondo va è quella, e ai più conservatori che “non siamo ancora pronti” – nella migliore delle ipotesi, altrimenti ci credono e basta -. (cfr. eutanasia, aborto, e proprio tutto ciò che attiene alle famiglie omosessuali: matrimoni, adozioni eccetera).

Venendo ad oggi, la buona notizia è che il Gay Pride si farà, e su questo non c’è discussione.

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