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Potremmo dire, banalmente, che sono i morti annuali per traffico, solo a Roma (ma le altre grandi città non stanno messe tanto meglio) e non per incidenti stradali. Questo è il numero di decessi riconducibili annualmente al PM10, secondo uno studio che sembra particolarmente accurato di Nomisma (pdf) e dell’associazione Vert, presentato l’altro ieri in un convegno sulla mobilità sostenibile.
Parte dalle media annuali di concentrazione di PM10 per elaborare delle tabelle sul numero di decessi attribuili direttamente a concentrazioni troppo alte di inquinamento, presentando anche i costi sanitari per i ricoveri.
Interessanti anche le concusioni, nelle quali si sottolinea come una soluzione, specie per i veicoli commerciali (responsabil della maggior parte dell’inquinamento), potrebbe provenire dall’adozione di filtri anti-particolato chiamati retrofit chiusi, che consentirebbero un abbattimento delle emissioni fino al 95%. Questa, ovviamente, è una soluzione che agisce sulle conseguenze, e non vale tanto a Roma dove il problema delle macchine è anche legato materialmente allo spazio.