• di Roma
  • Lunedì 21 giugno 2010

Pesi, misure, travi, pagliuzze

Mentre ancora si festeggiava lo spazio che i media stanno dando alla questione dei cartelloni abusivi, la raccolta firme di Villa Pamphili è stata interrotta dai vigili urbani perché mancava un documento di autorizzazione. Nel post in questione e nei commenti si grida abbastanza allo scandalo e si inneggia alla rivoluzione.

Non c’è crimine peggiore di un Vigile Urbano che blocca una civica raccolta di firme contro la mafia e che non torce un capello ai prepotenti, che non sanziona le auto in divieto che circondano la villa, che non fa nulla o quasi per arginare la svendita della città al crimine ndranghetista delle affissioni. Non c’è niente di peggio, signori. Non c’è nulla di più pericoloso, inaudito, non c’è modo migliore per accendere ancora di più la montagna di collera, lo zaino di ira che ciascun cittadino di buona volontà si sta pazientemente portando sulle spalle e che non vede l’ora di poter gettare a terra. Con grande fragore.

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