Ordinanze che non lo erano [aggiornato]
Aggiornamento: anche se il primo articolo linkato faceva riferimento alle nuove ordinanze estive, scopriamo che esiste una deliberazione comunale precedente, la n. 35/2010 (pdf), che all’articolo 13 prevede il divieto di somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione mediante distributori automatici.
Il Messaggero scopre un modo per beffare le ordinanze anti-movida, i distributori automatici, andando anche a parlare con uno dei proprietari di questi negozietti, che cade un po’ dalle nuvole. Il problema è che una specifica ordinanza anti-alcol non c’è, quindi questi distributori sono del tutto legali [in realtà c’è, v. aggiornamento].
Non c’è l’ordinanza, ma potrebbe comunque arrivare presto, anche sulla spinta dei residenti, sempre più inferociti a causa delle notti insonni. Per rimanere in tema, a Ostia è invece naufragata la sperimentazione delle discoteche aperte fino alle 7 del mattino, che sposava il principio del minor danno, diciamo così.
Partendo invece da un’altra teoria, quella delle finestre rotte, che chi vive a Roma sente – chissà perché – spesso tirare in ballo, Degrado Esquilino dice la sua sulle ordinanze