• di Roma
  • Lunedì 17 maggio 2010

Una storia emblematica

Malaroma opera da poco, ma è uno dei blog più attenti nel suo quartiere di competenza, i Parioli. A corredo delle sue denunce troviamo sempre foto di qualità, con didascalie e frecce, per non parlare della serie degli impietosi paragoni con Londra. Tralaltro, qualche tempo fa è anche stato picchiato. Ma veniamo ai fatti.

La storia che ha pizzicato è perfetta, perché c’è tutto: il divieto di sosta “tanto non do fastidio a nessuno”; il dritto che fa il pezzettino contromano “tanto non mi vede nessuno”; la non-multa dei vigili “tanto è inutile” (variante: “ora non siamo in servizio per le multe”) e l’epilogo finale, che è una vera chicca e che dimostra l’ormai avvenuta inversione dei ruoli e delle tradizonali categorie di “bene” e “male”

vedo un SUV arrivare a grande velocità, con la mano gli faccio il gesto di rallentare, poi mi sbrigo per evitare di finire nella statistica delle stragi del sabato.
Il “pilota” del SUV rallenta, non perché preso un impeto di civismo ma per avvicinarsi a me con il classico modo di fare “Embé che vuoi?”.
Io gli dico “Guardi che il limite di velocità è di 50 chilometri orari”.
Lui strafottente, certo della sua impunità: “A stronzo, io so contà fino a 49!” e sgommando e se ne va