• di Roma
  • Giovedì 13 maggio 2010

Chiudere bottega (storica)

È da un po’ che l’attenzione dei media romani si concentra sulla chiusura di quelle che vengono definite “botteghe storiche”: negozi spesso a conduzione familiare e più o meno vecchi, che non ce la fanno a sostenere gli attuali canoni di affitto.

Repubblica ha raccontato ieri la storia di Micozzi, che tra i suoi polverosi scaffali aveva servito qualche decina di migliaia di studenti delle numerose scuole vicine, tra cui il sottoscritto. Ci aprirà, a settembre, un wine-book-bar (qualunque cosa questo significhi).

Oggi il Corriere si sofferma sul caso di Piperno, merceria di Campo de’ Fiori aperta dalla fine dell’Ottocento. Nell’articolo vengono citati anche i casi di Schostal, Materozzoli e Bandiera e Bedetti. Anche qui si sottolineano gli affitti troppo alti e l'”assalto dei pub”.

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