Facilitazioni che complicano le cose
di Roberto Plaja
Negli ultimi 25-30 anni tante innovazioni per lo più benefiche sono apparse nel mondo dei servizi bancari. Certo, non tutte queste innovazioni hanno avuto lo stesso impatto positivo dell’ATM (o Bancomat), ma la maggior parte ci hanno reso e continuano a renderci la vita più facile – almeno in apparenza.
Il sottofondo tecnologico comune a questi miglioramenti è internet, che ci ha permesso di accedere alle informazioni in modo diretto, preciso e in real time. Ci consente anche di usufruire di enormi efficienze nella gestione delle nostre finanze, migliorando in tutti i sensi la rapidità e sicurezza dei nostri pagamenti, trasferimenti, e compra/vendita degli investimenti.
Per rendersi conto di come siano cambiate le cose basta ricordarsi di come bisognava fare attenzione al saldo dopo aver scritto un assegno non ancora incassato. Vero che in Italia teoricamente la data dell’assegno determina il suo “incasso”, ma in altri paesi questo avviene solo al momento in cui il ricevente lo deposita sul suo conto. Comunque qui il punto è: all’epoca ci servivano carta e penna mentre oggi solo una tastiera.
Una delle facilitazioni moderne che oramai offrono tutte le case d’investimento o quasi è quella di poter accedere ai propri conti anche per transazioni giornaliere o di natura puramente bancaria. Immagino che queste migliorie ai conti siano state motivate dalla solita concorrenza per attirare fondi. Si finisce quindi per avere un conto con una qualsiasi istituzione specializzata negli investimenti e con in aggiunta una o più carte di credito associate al conto, linee di credito accessibili con un click e facilitazioni per pagare conti o bollette varie. Quel tanto, insomma, da rendere il conto degli investimenti assimilabile ad un comune conto corrente.
Questo tipo di gestione di un conto per investimenti a mio avviso può essere pericolosa per qualcuno che voglia veramente investire a lungo termine, e non quindi semplicemente trovare un modo per parcheggiare i soldi. Proprio come di fronte a troppe varianti di un prodotto al supermercato, disporre di più funzioni finanziarie allo stesso tempo ci può rendere la vita difficile. Tempo fa scrissi (in questo post) che gran parte delle dinamiche negative nell’investire si possono risolvere con dei semplici accorgimenti burocratici. La separazione dei fondi con cui viviamo da quelli che invece intendiamo preservare e far crescere per il nostro futuro ci da l’organizzazione mentale per affrontare la volatilità e le problematiche specifiche degli investimenti. Se quest’organizzazione mentale viene meno diminuiscono le nostre probabilità di ottenere risultati accettabili. Inoltre, e la cosa non è da poco, utilizzare il conto per gli investimenti come un conto corrente rende più complicato il calcolo della performance e giudicare come sono veramente andate le cose (ammesso che si sia interessati a questo tipo di ragionamenti).
La semplicità, in questo come in tanti altri casi, è amica dell’investitore.
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