Non sto usando Google +, ho perso qualche cosa?
Mi hanno di nuovo aggiunto a Google +. Ho perso il conto esatto ma ad occhio sara’ la centesima volta questa settimana. E io ogni volta ho fatto la stessa cosa: ho cancellato in pochi istanti la mail di notifica e ho continuato a fare le mie cose come se nulla fosse. Sara’ pure stata una settimana particolare – ero in viaggio all’estero – ma proprio non sono riuscito a dedicare tempo alla moda tecnologica del momento: il social network di Google, ovvero il terzo tentativo in pochi mesi di vincere la partita per la supremazia del web giocando sul terreno di Facebook: quello delle relazioni fra le persone.
Google Buzz e Google Wave – ve li ricordate?- sono durati poche settimane ciascuno prima di sparire come meteore dalle nostre vite digitali; questo Google + invece sembra partito meglio: 10 milioni di utenti raggiunti su invito in qualche giorno, due uomini per ogni donna dicono le statistiche. Insomma ho sbagliato a non provare i vantaggi del nuovo social network? È possibile ma in Silicon Valley sanno che questo atteggiamento è comune: dice la legge di Metcalfe che “l’utilità di un network aumenta esponenzialmente ogni volta che un nuovo membro viene aggiunto”. Questo vuol dire che Facebook ha ormai un vantaggio immenso visto che i nostri contatti e le rispettive storie sono gia li dentro (in gergo si dice che siamo “lock-in”).
Per vincere Google ha solo due speranze: offrire un prodotto notevolmente superiore al rivale, e aspettare un errore di Zuckerberg (furono gli errori di strategia di MySpace e Friendster a spianare la strada a Facebook). Intanto fra i due sfidanti Twitter gode: ha appena superato i 200 milioni di iscritti e viaggia a 350 miliardi di messaggini al giorno. Saranno pure solo cinguettii ma fanno un rumore assordante.
articolo scritto per Vanity Fair, World Wired Web