Sassi dal cavalcavia
Ieri – ma la polemica è divampata oggi, anche i socialcosi hanno bisogno di una massa critica per innescare una reazione – Luigi De Rocchi ha postato su Facebook questa pagina del libro di fisica di suo figlio, in seconda liceo. (Non so quale libro sia, né chi siano gli autori) Nel problema da svolgere, si immagina di lanciare un sasso da un cavalcavia con una certa velocità iniziale e si chiede se colpirà o no un’autovettura che sta sopraggiungendo. De Rocchi si chiede: «Adesso ditemi voi se è possibile che sul libro di fisica di secondo liceo di mio figlio ci sia un esercizio nel quale, per far pratica sul moto uniformemente accelerato, si faccia uso di uno scenario come questo… un idiota che si diverte a lanciare i sassi da un cavalcavia dovendo verificare se il suo sasso colpirà o meno un’auto che transita al di sotto…». Susciterò le ire di molti, ma il mio punto di vista su questo esercizio non è così negativo.