La RAI contro il digital divide: avanti piano
Una delle poche cose intelligenti che si può tentare in Italia per ridurre il divario digitale degli adulti è utilizzare dei cavalli di troia. Formati, personaggi noti e molto amati che avvicinino la rete a quell’italiano su due che non utilizza Internet perché è convinto che non gli serva. Lo abbiamo scritto e detto per anni. Ne consegue che il luogo principe nel quale provare a inseguire la parte meno digitale degli italiani è la TV e che la strategia migliore sarebbe utilizzare personaggi amati nei quali i telespettatori possano identificarsi.
Questo è il razionale che sta dietro a “Complimenti per la connessione”, pillole TV che la Rai ha trasmesso nelle ultime settimane nelle quali alcuni personaggi della nota serie TV Don Matteo, in particolare il maresciallo Nino Cecchini interpretato da Nino Frassica, spiegano le cose di Internet dentro brevi episodi di circa 5 minuti ognuno dei quali dedicato ad un tema specifico (Wikipedia, smart TV, e-commerce, libri elettronici, social network, ecc).
La costruzione degli episodi, ambientati nei medesimi luoghi della serie TV, è molto elementare e sempre uguale: i primi 2-3 minuti sono riempiti con un breve sketch comico fra Frassica e il suo assistente Pippo, poi arriva il capitano che serafico e comprensivo spiega il tema della puntata, infine va in onda un’infografica che riassume le cose appena dette.
La produzione è affidata ad una società esterna alla Rai, la Lux Vide della famiglia Bernabei (ex storico direttore Rai), ed il risultato complessivo è francamente modesto. Purtroppo un tema del genere non è semplice da affrontare e richiederebbe una scrittura di livello per far breccia nel cuore degli spettatori fieramente digital divisi. Le infografiche finali sono mediamente ben fatte ed intuitive ma la parte del racconto, il cavallo di troia che dovrebbe invogliare ad utilizzare le nuove tecnologie davvero non va oltre il temino moralista sulle meraviglie del digitale. E la prima parte è solo una breve variazione sul temi della serie Tv spesso ancorata all’argomento della pillola in modo molto forzato.
Quanto alla produzione esterna forse non sarebbe stato male se un tema tanto sensibile e aderente al ruolo della TV pubblica fosse stato sviluppato all’interno dell’azienda.
In definitiva e in ogni caso “Complimenti per la connessione” è una breve pubblicità progresso di circa 1 minuto che punta alla crescita del digitale in Italia, preceduta da un episodio comico affidato a Nino Frassica che rimanda a Don Matteo. Troppo poco per traghettare milioni di italiani verso Internet.
Cosa si dovrebbe fare allora? Secondo me molto meno e molto di più. Servono figure fiduciarie che interessino gli spettatori più che spin off di programmi TV di successo. Servirebbe Gianni Morandi, che semplicemente, senza grandi costruzioni, parla dell’esperienza con il suo profilo Facebook. Servirebbe Jovanotti – adorato da giovani e meno giovani – che avvicini i suoi fan ai temi del digitale con la naturalezza e la semplicità che gli appartengono. Oppure forse servirebbero esperimenti inediti come “Complimenti per la Connessione” ma davvero di un altro livello.