Ci voleva Jovanotti

L’Unione Europea chiede da tempo ad ogni Paese membro di eleggere un proprio “digital champion”. Si tratta di una figura che in un Paese a bassissima alfabetizzazione digitale come il nostro sarebbe molto importante. Per tradurre la definizione del Commissario Europeo Kroes il “digital champion” è una personalità che si dedica alla promozione dei benefici di una società digitale inclusiva fra le più ampie fasce di cittadini, comunità e aziende. Per darvi un’idea la campionessa digitale in Gran Bretagna è stata negli ultimi anni Martha Fox fondatrice di Lastminute.com. in Francia nel 2012 hanno eletto digital champion Gilles Babinet. In Italia forse avremmo bisogno perfino di qualcosa di più (probabilmente il traghettatore digitale perfetto per questo Paese sarebbe Lorenzo Jovanotti) ma altre persone sarebbero certamente indicate fra quelle che hanno compreso la centralità della rete nelle nostre vite future (fra gli imprenditori mi viene in mente subito Paolo Barberis). In ogni caso servirebbe qualcuno che metta la faccia, la propria visibilità ed il proprio tempo per la crescita digitale del Paese. Tutte caratteristiche che Agostino Ragosa, il Direttore della già traballante Agenzia per l’Italia Digitale, non sembrerebbe davvero avere. La sua recente nomina a digital champion per l’Italia è l’ennesima significativa dimostrazione di come questo Paese si condanni ogni giorno a rimanere vecchio e senza speranze.

Massimo Mantellini

Massimo Mantellini ha un blog molto seguito dal 2002, Manteblog. Vive a Forlì. Il suo ultimo libro è "Dieci splendidi oggetti morti", Einaudi, 2020