Cosa vorrei dal nuovo iPad
Domani, quando da noi sarà l’ora di cena, Apple presenterà il nuovo iPad. Due cose, osservate da qua, sono abbastanza certe. La prima è che mia moglie troverà qualcosa da eccepire sull’orario dell’evento, così pericolosamente vicino a quello di cena (tutti gli eventi Apple sono esattamente tarati per collidere con le mie residue prerogative sociali in famiglia), la seconda che, salvo sorprese dell’ultima ora, come sarà il nuovo iPad più o meno lo sappiamo già e questo attenua di molto le nostre attese.
Le indiscrezioni su come sarà qualsiasi prossimo oggetto tecnologico di Apple sono del resto uno degli aspetti più stucchevoli dell’attesa che precede eventi del genere. Le migliori menti dissertano sulla posizione e sull’aspetto estetico della piccola griglia traforata sotto la quale saranno ospitati i nuovi altoparlanti di iPad2 che un sito russo ha portato all’attenzione del pianeta intero. Nelle scorse settimane le elucubrazioni sulla presenza o meno del Retina display, hanno da sole causato eccitazione e successive delusioni degne di una valutazione psichiatrica. Delle videocamere di iPad 2 ormai nessuno parla più, visto che ormai sono da tutti date per scontate, il numero di megapixel scuote invece ancora alcune menti.