Pomigliano

Negli anni ‘90, i referendum tra i lavoratori hanno consentito di sostenere accordi nazionali molto discussi. Nell’autunno del 1992, i vertici di CGIL CISL e UIL furono contestati duramente nelle piazze per aver firmato l’accordo del luglio precedente. Al contrario, nessuna contestazione seguì gli accordi del ’93 e del ‘95, perché legittimati da referendum, pur approvati con la contrarietà del 30-35% dei lavoratori, dati simili a quelli di Pomigliano. L’esito di quest’ultimo referendum, dunque, non stupisce e non può essere considerato il prodotto di un presunto ricatto da parte della FIAT. Il fatto che i lavoratori, quando interpellati, decidano di accettare compromessi in cambio di una prospettiva più solida è la norma e non un’eccezione: in tutta Europa, negli ultimi vent’anni, tanto maggiore è stato il coinvolgimento dei lavoratori nelle ratifiche di accordi sindacali, tanto maggiore la moderazione della loro politica, attenta alle compatibilità economiche e non solo agli interessi di breve termine. (altro…)

Marco Simoni

Appassionato di economia politica, in teoria e pratica; romano di nascita e cuore, familiare col mondo anglosassone. Su Twitter è @marcosimoni_