La pensione è un dovere, non solo un diritto
Tra le fandonie più intollerabili che il discorso pubblico italiano ci ha propinato negli ultimi anni c’è la vulgata secondo cui “i giovani devono farsi valere e conquistarsi le loro posizioni”, seguita a ruota da “non vedo tutti questi giovani” (dove per giovani si intende normalmente parlare di uomini e donne attempati). Chi sostiene questa fesseria cerca solo di ergere a legge universale il proprio comportamento che, al contrario, è frutto di una scelta consapevole e colpevole: quella di chi non va in pensione, ma rimane a fare male e con disonore – e nel disprezzo crescente di chi lo circonda – qualcosa che una volta aveva fatto ottimamente, svendendo sull’altare della incapacità di crescere a nuove tappe esistenziali la stima di cui si era stati circondati, accontentandosi del servilismo dei clientes. (altro…)