Non lo sapete ancora, ma volete leggere un libro sui funghi

Fino a qualche tempo fa l’espressione «libro sui funghi» mi avrebbe fatto pensare a quei manuali per riconoscere le specie commestibili e velenose che si trovano in tante case di montagna, tipo questo. Negli ultimi tempi però sembra ci sia una moda editoriale di libri sui funghi del tutto diversi. Ne ho letto uno, L’ordine nascosto del biologo Merlin Sheldrake (Marsilio): penso che sia uno dei due saggi scientifici più belli e interessanti che io abbia mai letto e forse quello da cui ho imparato più cose.

Dice che ci sono ancora tantissime cose che non sappiamo sui funghi, ma tra quelle che sappiamo – cioè, che sanno i micologi e che un po’ sa anche chi ha letto il libro – ce ne sono di davvero incredibili. Spiega quanto i funghi siano importanti per il resto della vita sulla Terra e che ci potrebbero aiutare in vari modi a sistemare i pasticci ambientali che noi umani abbiamo fatto. Un mio riassunto sul perché e sul come sarebbe lungo e meno chiaro ed efficace del libro di Sheldrake, quindi per provare a convincere a leggerlo anche chi pensa che i funghi siano un argomento noioso ho messo insieme un elenco di 20 piccole cose interessanti o addirittura strabilianti che racconta:

1. Quattrocento milioni di anni fa le piante presenti sulla terraferma non superavano il metro d’altezza ma c’erano – lo sappiamo dai ritrovamenti fossili – altre strutture biologiche alte come palazzi di due piani, che sono state le cose vive più alte per almeno 40 milioni di anni, cioè per 20 volte la durata di esistenza del genere Homo. Li abbiamo chiamati Prototaxites e pensiamo che fossero funghi, o più probabilmente licheni, cioè simbiosi di funghi e alghe.

2. Ci sono specie di funghi che sfruttano i materiali radioattivi come fonte di energia. Il reattore di Chernobyl ospita una numerosa popolazione di funghi.

3. Ci sono insetti che non possono vivere senza i funghi: ad esempio le formiche tagliafoglie, che all’interno dei propri formicai coltivano un fungo che nutrono con pezzettini di foglie. Oppure le termiti africane del genere Macrotermes, che coltivano un fungo del legno che serve loro per nutrirsi di questo materiale, altrimenti indigeribile: mangiano il compost di scarto prodotto dai funghi.

4. L’imperatore del Giappone Hirohito era un grande appassionato delle muffe mucillaginose tanto che scrisse un saggio che le riguarda, pubblicato nel 1935. Da allora in Giappone si fa molta ricerca su questi funghi unicellulari.

5. Non sappiamo coltivare i tartufi perché non è mai stato trovato un tartufo maschio. (Questa frase suscita molte domande, ma non è che posso spiegarvi tutto qui.)

6. C’è un fungo, lo Schizophyllum commune, che ha 23.328 “sessi” diversi. Ognuno può riprodursi in modo fertile con altri 22.960 “sessi”, anche se può “fare sesso” anche con altri. Ma non c’è omosessualità. (Il saggio di Sheldrake purtroppo non si dilunga su questo tema: tra la bibliografia e Google però c’è modo di approfondire.)

7. Esistono i funghi carnivori.

8. Il micelio di alcune specie di funghi (cioè la parte sotterranea dei funghi, quello che in realtà sono i funghi, dato che quelli che siamo abituati a chiamare così sono solo i loro “frutti”) cresce in forme circolari, lunghe anche centinaia di metri, e può raggiungere il secolo di età. In qualche modo i suoi corpi fruttiferi (cioè quelli che chiameremmo funghi) nascono lungo un cerchio, in alcuni paesi chiamato «anello delle streghe» o «anello delle fate», tutti allo stesso momento.

9. Il micelio dei chiodini (Armillaria) può estendersi per chilometri e raggiungere anche migliaia d’anni d’età.

10. C’è chi sta studiando i reticoli miceliari e la possibilità di usarli come circuiti stampati viventi, e quindi come computer, dato che anche nel micelio come nel cervello umano passano segnali elettrici. A cosa potrebbe mai servirci un computer fungino? Non per sostituire i computer fatti col silicio – le reazioni dei funghi sono troppo lente – ma per creare dei sensori ambientali che permettano di tenere sotto controllo un ecosistema.

11. Premessa: questa è un po’ complessa da capire e forse non si può capire e basta. Nella recondita branca della scienza che studia i licheni si mette un po’ in dubbio il concetto di individuo. I licheni infatti sono “cose viventi” composte di alghe, funghi, batteri e lieviti (cioè altri funghi). Possono vivere insieme nel formato “lichene”, oppure no. Quando vivono come lichene hanno forme diverse rispetto a quelle che avrebbero se vivessero da soli. Perciò ci si domanda: un lichene è un individuo? O sono individui i suoi singoli componenti? Lo so, viene da pensare: «Ehh??». Tanto che alcuni scienziati usano la teoria queer – cioè quella secondo cui le identità di genere non solo non sono binarie, ma si collocano lungo una specie di spettro continuo – per cercare di capire cosa siano effettivamente i licheni.

12. Gli aggettivi che si usano per descrivere i licheni sono bellissimi: crostosi, fogliosi, squamosi, leprosi, fruticosi.

13. Ci sono licheni che vivono sugli scarafaggi.

14. C’è un fungo (l’Ophiocordyceps unilateralis) che trasforma le formiche di una certa specie in burattini al loro servizio, o in zombie, a seconda di come la si vuole vedere: una formica infettata dal fungo è portata a salire su una pianta (cosa che normalmente le formiche di questa specie non fanno) e mordere una foglia. Il fungo poi cresce attraverso le zampe della formica fino alla pianta, digerisce il corpo dell’insetto e fa spuntare un gambo dalla sua testa. Da quello poi si diffondono le spore sulle formiche sottostanti.

15. Nell’America centrale precolombiana si consumavano funghi allucinogeni e sono state trovate centinaia di statue a forma di fungo risalenti anche al secondo millennio prima di Cristo.

16. I funghi allucinogeni sono stati resi popolari nei paesi occidentali da un micologo dilettante che era anche il vicepresidente della J.P.Morgan.

17. Agli albori della vita sulla Terra, le piante passarono dall’acqua alla terraferma grazie ai funghi: si pensa che le ex alghe prima di avere radici usassero il micelio al loro posto. Tuttora radici delle piante e miceli hanno stretti legami, non del tutto spiegati dalla scienza.

18. Ci sono piante che non fanno la fotosintesi (per questo non sono verdi) e solo grazie ai funghi a cui sono legate ottengono il carbonio indispensabile alla sopravvivenza. Senza non potrebbero vivere. Una di queste specie, si associa con funghi apprezzatissimi nella cucina giapponese, i matsutake, ed è rossa e bianca, così:

19. Ci sono specie di funghi che “mangiano” anche il carbone; una riesce addirittura a nutrirsi del cherosene e infatti si trova nelle taniche di combustibile degli aerei.

20. Ci sono funghi (appartenenti al diffuso genere Pleurotus) che sono stati “addestrati” a digerire i mozziconi di sigarette.

Bonus
Merlin Sheldrake è un tipo brillante, nel modo in cui sono brillanti le persone molto originali. Un po’ lo si scopre leggendo il libro, un po’ seguendolo su Instagram o Twitter. Per farvi capire il genere: le illustrazioni originali all’interno di L’ordine nascosto sono state realizzate con un inchiostro ottenuto da una specie di funghi. Un altro esempio: dopo la pubblicazione del libro, Sheldrake ne ha dato in pasto una copia al Pleurotus, che è un genere di funghi commestibili. Poi si è mangiato i corpi fruttiferi dei funghi che avevano mangiato il suo libro, nutrendosene di fatto.

https://www.instagram.com/tv/CBySfWtlOT4/

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Ludovica Lugli

Nata a Modena nel 1991, se fosse nata nel 1941 avrebbe fatto la libraia. Ha studiato fisica per un po’, ma forse avrebbe dovuto scegliere biologia dato che gli animali le piacciono più del grafene.