La riforma gnegnegnè

Il rischio per la democrazia, quello vero

C’è, tra noialtri italiani, una esilissima quota di persone che ha competenze e che ha seguito gli sviluppi, ragionevole abbastanza e capace di avere un’opinione bene argomentata sulla riforma cosiddetta del “premierato”. Poi c’è invece un sacco di gente – direi la maggioranza- che non si è proprio posta la questione: probabilmente non se la porrà fino a quando non dovesse andare a votare, e in molti nemmeno allora. (Segue)

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