C’è reale e reale, coi libri

Le categorie in cui li dividiamo creano confusioni, ma anche riflessioni preziose [Continua]

Mi ha interessato molto l’intervento di Fabio Bacà sul Post a proposito del rilievo della “vita reale” nelle tendenze e nel mercato editoriale italiani: per una mia antica curiosità sulla differenza di ruolo che il settore di libri “non fiction” e biografici ha nei paesi anglofoni, nelle loro librerie, nelle preferenze dei loro lettori, rispetto al paese nostro.

L’argomento di Bacà, in mia sbrigativa sintesi, è che ci sia una tendenza nelle élite culturali ed editoriali italiane a privilegiare la pubblicazione di più libri contenenti “vita vera”, tendenza che sarebbe però contraddetta dall’interesse dei lettori che continua – stando alle classifiche di vendita – a privilegiare invece la letteratura, l’invenzione, la fiction. (Segue)

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