Chi è Harry Nilsson?

Bob Dylan aveva scritto “Lay lady lay” per la colonna sonora di “Un uomo da marciapiede”, ma alla fine si scelse di usare un’altra canzone come tema principale, una canzone che divenne celeberrima ed eternamente legata al cammino dei protagonisti Jon Voight e Dustin Hoffman. La canzone si chiama “Everybody’s talkin’”, e il suo interprete però non è diventato un mito come Dylan.
Harry Nilsson ricorre nelle storie del rock soprattutto per due disgrazie. Nella sua casa di Londra morirono Cass Elliott dei Mamas and Papas e qualche anno dopo Keith Moon, leggendario batterista dei Who. Nilsson però ebbe un periodo di gloria ed è riverito tra i musicisti e gli appassionati come un grandissimo cantautore: non solo ha reso celebre “Everybody’s talking” di Fred Neil, ma ha anche cantato la bellissima “Without you” (nota anche come “Can’t live” o, dopo un recente tormentone di YouTube “chenlì”) e scritto “One” che fu molti anni dopo cantata da Aimee Mann per la colonna sonora di Magnolia. E Nilsson ebbe una vita incasinata e ispirata (morì di un infarto a 53 anni, nel ’94), con una grande amicizia con John Lennon, e tutto sta dentro un documentario di qualche anno fa  – “Who is Harry Nilsson?” – che ho appena visto trovandolo su internet. Bisognerebbe passare la vita solo a guardare documentari e sentire canzoni.

update: questo pezzo è uscito pieno di errori – dovuti al mio rincoglionimento evidentemente – che ho corretto. Me ne scuso, scorato.

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).