Povera Isinbayeva
Il terrore corre fra gli atleti che stanno partecipando ai campionati mondiali di atletica leggera a Daegu.
Nessuna paura di attentati o rischio di infortuni o squalifiche. Il timore vero è quello di finire sulla copertina del Daily Programme che ogni giorno viene distribuito allo stadio.
Se è vero che tre indizi non fanno una prova quello che è certo è che qualche dubbio lo mettono e, in un mondo molto spesso legato alle superstizioni come quello sportivo, una situazione come quella che si sta creando rischia, per lo meno, di insospettire molti atleti.
Spiegazione: il primo giorno in copertina sul Daily Programme c’era Steven Hooker. Astista australiano, 29 anni, Hooker sabato aveva le qualificazioni. Un passaggio non particolarmente impegnativo per uno che arrivava con al collo l’oro alle Olimpiadi del 2008 a Pechino, l’oro ai mondiali di atletica di Berlino del 2009 e l’oro ai mondiali indoor di Doha del 2010.
E’ vero che Hooker veniva da un periodo in cui non era molto a posto fisicamente ma almeno la qualificazione… Pronti, via! Tre nulli a 5.60 e Hooker a casa.
Secondo giorno: finale dei 100 e in copertina ovviamente Usain Bolt. Superfluo aggiungere altro.
Terzo giorno, ieri. Copertina dedicata all’ostacolista cubano Robles. Che la finale del 110 ostacoli la vince e quindi sembra sfatata la maledizione. Peccato che una ventina di minuti dopo il termine della gara venga squalificato per aver danneggiato il cinese Liu Xiang.
E oggi in copertina c’è Elena Isinbayeva alle prese con la finale del salto con l’asta. Se è superstiziosa siamo a posto.