L’Iran sta attaccando Israele con dei missili

Le forze armate israeliane dicono che i civili possono uscire dai rifugi antiaerei: sembra un’indicazione che l’attacco iraniano sia finito, per il momento.

Da diversi video che girano sui social network sembra che alcuni missili iraniani abbiano effettivamente colpito il territorio israeliano. La notizia non è ancora stata confermata dalle autorità civili o militari israeliane. Sarebbe una grossa differenza rispetto all’attacco missilistico di aprile, quando la stragrande maggioranza dei missili iraniani venne intercettata da Israele. 

Israele, Iraq e Giordania hanno chiuso il proprio spazio aereo, ha scritto il giornalista Dan Williams dell’ufficio di Gerusalemme di Bloomberg.  Già pochi minuti fa sui tre paesi circolavano pochissimi aerei.

Non sappiamo ancora se gli obiettivi dei missili iraniani fossero militari o civili: poco prima dell’attacco alcuni funzionari israeliani avevano raccontato al New York Times che si aspettavano attacchi soprattutto su tre basi dell’aviazione israeliana e su una sede dell’intelligence. 

Un video pubblicato dall’esercito israeliano dei missili iraniani su Israele girato dal Muro del pianto, uno dei più famosi luoghi sacri di Gerusalemme. 

L’agenzia stampa statale iraniana IRNA ha confermato che i missili arrivati in territorio israeliano sono stati lanciati dall’Iran, senza aggiungere ulteriori dettagli. Finora la notizia era stata data soltanto da fonti israeliane.

Continuano a circolare video e foto dell’attacco iraniano scattate nelle principali città israeliane. Vale la pena ribadirlo: non sappiamo ancora se le immagini si riferiscano ai missili iraniani o ai missili lanciati dai sistemi di difesa antiaerea israeliana.

Intanto a Giaffa, un quartiere del sud di Tel Aviv, c’è stato un grosso attentato. Almeno 8 persone sono state uccise da un uomo armato con un fucile automatico che insieme a un altro è sceso da un tram e poi si è messo a sparare. Poco dopo entrambi gli uomini sono stati uccisi dalla polizia. 

Diversi giornali israeliani stanno scrivendo che l’Iran ha lanciato circa un centinaio di missili verso Israele. L’esercito israeliano ha pubblicato una mappa con tutte le allerte missilistiche in territorio israeliano: di fatto coprono tutto il paese.

Sui social network stanno circolando diversi video nelle principali città israeliane che mostrano bagliori ed esplosioni nel cielo. Non è ancora chiaro esattamente quali appartengano ai missili iraniani e quali ai sistemi di difesa antiaerea israeliana. 

Le sirene antiaeree mentre suonano a Gerusalemme. 

Lo hanno annunciato le forze armate israeliane. In varie parti di Israele stanno suonando le sirene antiaeree.

Le forze armate israeliane dicono che nel bombardamento di oggi pomeriggio a Beirut è stato ucciso un comandante di Hezbollah di nome Ja’far Qasir, che per il gruppo politico militare libanese sembra si occupasse soprattutto di reperire finanziamenti. Hezbollah non ha ancora commentato la notizia.

Le strade di un quartiere di Gerusalemme in attesa di un possibile attacco missilistico iraniano. Anche le strade di Tel Aviv sono «sinistramente silenziose», ha scritto un giornalista del New York Times che si trova in città. 

A quanto ne sappiamo non è ancora stato avviato – non sappiamo nemmeno se ci sarà –ma stanno emergendo alcune ipotesi sui mezzi e gli obiettivi che potrebbe avere. Una fonte occidentale del giornalista Barak Ravid, spesso molto informato sulle cose militari, gli ha detto che l’Iran impiegherà missili più «veloci» rispetto a quelli che ad aprile ci misero diverse ore prima di raggiungere il territorio israeliano.

Tre funzionari israeliani invece hanno detto al New York Times che l’attacco iraniano dovrebbe avere come obiettivo tre basi dell’aviazione israeliana e una sede dell’intelligence a nord di Tel Aviv, che poco fa è stata evacuata.

Qualche ora fa l’esercito israeliano ha bombardato nuovamente Beirut, ma senza fornire ulteriori dettagli sull’obiettivo dell’attacco. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa statale libanese sono stati colpiti due palazzi nella periferia sud della città, entrambi vicini alla strada che porta all’aeroporto internazionale della città. Al momento non sembra che l’attacco abbia causato dei morti.

(REUTERS/Louisa Gouliamaki)

(AP Photo/Hussein Malla)

Fumo proveniente da un bombardamento israeliano nel sud del Libano, visto dal nord di Israele, il 1° ottobre 2024.

 (AP Photo/Leo Correa)

Il sud del Libano è un territorio che ospita diverse postazioni di Hezbollah, ma anche pascoli, campi coltivati, paesi scarsamente popolati e due missioni dell’ONU: la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (UNIFIL), i cui circa 10mila soldati sorvegliano la cosiddetta “linea di demarcazione” fra Israele e Libano, concordata nel 2000, e la Forza di disimpegno degli osservatori dell’ONU (UNDOF) che controlla un pezzo del confine di Israele con Libano e Siria.

L’abbiamo spiegato in modo più approfondito qui. 

Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha detto di essere stato avvisato dagli Stati Uniti che l’Iran si sta preparando a lanciare dei missili contro Israele. Ha aggiunto che al momento non sono state identificate «minacce aeree» in avvicinamento dall’Iran, ma che i sistemi di difesa israeliani sono pronti a contrastarle. Ha concluso dicendo che un attacco iraniano contro Israele «avrà delle conseguenze».

Il New York Times ha scritto di aver avuto la conferma da alcuni ufficiali dell’esercito statunitense e israeliano che l’attacco è atteso nelle prossime ore, forse di notte. Alcuni di loro hanno detto che potrebbe essere simile a quello avvenuto pochi mesi fa: in aprile l’Iran lanciò circa 300 fra missili e droni come ritorsione per l’omicidio compiuto in territorio siriano da Israele di Mohammad Reza Zahedi, un importante generale delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha detto che prima dell’operazione di terra iniziata lunedì notte, da mesi piccoli gruppi di forze speciali israeliane avevano preparato il terreno compiendo oltre 70 incursioni nel sud del Libano. Durante queste operazioni era stato attaccato un migliaio di postazioni di Hezbollah ed erano stati distrutti bunker, tunnel sotterranei e depositi di armi, sempre secondo Hagari. Queste incursioni si sono spinte anche per diversi chilometri dentro al territorio libanese, ma non hanno mai comportato degli scontri diretti con Hezbollah. 

Il fatto che l’esercito israeliano fosse già entrato nelle ultime settimane in Libano con delle incursioni più piccole era già noto, ma la loro portata era rimasta sconosciuta. L’esercito israeliano ha detto di aver condotto queste incursioni dopo aver appreso che più di 2mila militanti di Hezbollah sarebbero stati pronti a entrare nel nord di Israele nei giorni successivi all’attacco di Hamas in territorio israeliano compiuto il 7 ottobre.