Le notizie sul grande guasto informatico

George Kurtz, fondatore e amministratore delegato di CrowdStrike, si è nuovamente scusato per i grandi problemi causati dall’aggiornamento del software dell’azienda Falcon Sensor: «voglio scusarmi direttamente con tutti voi per l’interruzione del servizio di oggi», ha scritto in un comunicato pubblicato venerdì sera. Il comunicato non contiene nuove informazioni e ripete sostanzialmente quello che Kurtz aveva detto oggi pomeriggio durante un’intervista al programma Today del canale televisivo statunitense NBC, durante la quale si era già scusato pubblicamente. 

Nel Regno Unito il National Cyber Security Centre (NCSC), l’agenzia governativa che si occupa di cybersicurezza, ha detto di aver già osservato un aumento di tentativi di phishing in seguito al grande guasto informatico di oggi: il phishing è la pratica in cui si invia a un utente una email apparentemente innocua in cui si invita a cliccare su un link di testo o su un’immagine, spesso per condurre a pagine in cui inserire i dati personali o da cui scaricare involontariamente malware, cioè programmi informatici che a loro volta servono ad acquisire dati.

Il NCSC ha scritto in un comunicato che «è già stato osservato un aumento del phishing in relazione a questa interruzione, con attori malintenzionati e opportunisti che cercano di trarre vantaggio dalla situazione». L’agenzia ha quindi consigliato alle aziende e alla popolazione di prestare particolare attenzione a email e messaggi sospetti che potrebbero arrivare nei prossimi giorni. 

Il conteggio dei voli cancellati nella giornata di oggi nel mondo fatto da Cirium, una società che si occupa di analizzare dati provenienti dal settore dell’aviazione, è arrivato a oltre 4.200. Non tutti sono stati cancellati direttamente per il guasto informatico, ma per le conseguenze dell’accumulo di ritardi e altre cancellazioni.

Le principali aziende di trasporti e spedizioni hanno detto che a causa del guasto ci potrebbero essere dei ritardi nelle consegne di pacchi in alcune regioni del mondo: un portavoce della United Parcel Service (UPS) ha detto che il guasto ha colpito i loro sistemi informatici negli Stati Uniti e in Europa e che questo potrebbe causare dei ritardi nei prossimi giorni. Anche FedEx ha detto di aver messo in atto dei piani di emergenza per mitigare i problemi che il guasto ha causato al loro servizio.

Il guasto è arrivato in un momento particolarmente complesso per le aziende dato che questa settimana c’è stato l’Amazon Prime Day, la ricorrenza di sconti e promozioni che Amazon fa ogni anno dal 2015, che porta a un aumento degli acquisti online da parte dei consumatori.

Nella giornata di venerdì diversi esperti hanno definito il guasto informatico di Microsoft e CrowdStrike come il peggiore mai avvenuto, e anche quelli che non si sono spinti fino a questo punto hanno riconosciuto che si tratta di un evento senza precedenti. Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e proprietario di X (Twitter), l’ha definito «il più grande fallimento informatico di sempre». Mikko Hyppönen, esperto di sicurezza e responsabile della ricerca di WithSecure, un’azienda che si occupa di sicurezza informatica, ha detto al New York Times che quello di oggi è «un evento storico: non abbiamo mai avuto un incidente del genere». 

Anche gli esperti che hanno rilasciato dichiarazioni più caute hanno comunque concordato che è difficile pensare a un guasto che ha avuto un impatto immediato sulla popolazione peggiore di questo, poiché nessun altro incidente finora aveva colpito un’area così ampia dell’industria e della società. L’unico evento paragonabile risale al 2017, ma si trattò di un attacco informatico e non di un guasto: a maggio del 2017 il ransomware WannaCry bloccò in poche ore centinaia di migliaia di computer che utilizzavano Windows in oltre 150 paesi, criptando le informazioni sui computer e chiedendo come riscatto un pagamento in Bitcoin. Il virus bloccò in particolare decine di ospedali nel Regno Unito, creando molti disagi e ritardi.

Nel 2021 ci furono invece due guasti informatici piuttosto grandi. A giugno un guasto legato alla società statunitense di cloud Fastly interruppe il traffico in migliaia di siti di organi governativi, media e aziende come Reddit, Amazon, PayPal e Spotify. A ottobre invece un errore interno alla società Meta rese inutilizzabili per sei ore i social media Facebook, WhatsApp e Instagram, di proprietà dell’azienda. Entrambi questi guasti però causarono problemi limitati rispetto a quello di oggi. 

Un servizio di ambulanze del Regno Unito ha registrato un aumento di chiamate che è stato ricondotto ai problemi avuti dal servizio sanitario a causa del guasto informatico e ha fatto sapere che i pazienti meno urgenti potrebbero dover attendere il servizio di trasporto più a lungo del solito. Anche negli Stati Uniti i servizi che gestiscono i numeri di emergenza hanno avuto dei problemi.

KLM, la compagnia di bandiera dei Paesi Bassi, ha fatto sapere di aver quasi del tutto risolto i suoi problemi dovuti al guasto informatico e che il traffico aereo diretto e in partenza dall’aeroporto di Amsterdam Schiphol è ripreso, anche se molti voli sono stati cancellati o ritardati. La compagnia aerea ha detto che i ritardi e le altre modifiche ai programmi di volo continueranno anche stanotte e nel weekend e altri voli potrebbero essere cancellati.

Secondo l’ultimo aggiornamento di Cirium, una società che si occupa di analizzare dati provenienti dal settore dell’aviazione, i voli cancellati nel mondo a causa del guasto informatico sarebbero più di 2.850 e gli aeroporti con più cancellazioni e ritardi sarebbero quello di Shenzhen, in Cina, quello di Amsterdam, nei Paesi Bassi, e quello di Atlanta, negli Stati Uniti.

Questa mattina Microsoft Azure aveva diffuso alcune indicazioni per provare a far funzionare i suoi sistemi nonostante il guasto informatico. Tra le altre cose aveva detto: «Abbiamo saputo da alcuni clienti che può servire spegnere e riaccendere molte volte (fino a 15), ma in generale spegnere e riaccendere può essere una soluzione efficace in questo momento».

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In una fotografia dell’agenzia Getty piuttosto commentata sui social network si vedono due persone della squadra di Formula 1 della Mercedes davanti alle schermate blu dovute al guasto informatico causato da CrowdStrike sui loro strumenti di lavoro. CrowdStrike è uno degli sponsor della Mercedes e per questo il logo dell’azienda è stampato sulle magliette dei due tecnici. La fotografia è stata scattata al circuito Hungaroring di Budapest, dove domenica si terrà il Gran Premio d’Ungheria.

(Bryn Lennon/Getty Images)

Tra le aziende danneggiate dal guasto ci sono anche varie banche del mondo, come la statunitense JPMorganChase e Instinet, una società della banca giapponese Nomura che si occupa di investimenti. Fonti vicine alle due aziende lo hanno confermato al New York Times in condizioni di anonimato, spiegando che i dipendenti hanno avuto delle difficoltà ad accedere ai propri strumenti di lavoro e questo ha causato alcuni ritardi nelle transazioni, sebbene entrambe le aziende abbiano trovato soluzioni alternative. Anche la Banca centrale della Norvegia ha fatto sapere di aver avuto dei problemi durante un’asta di valori mobiliari e che per questo i partecipanti hanno dovuto presentare le proprie offerte al telefono o via email invece che con il sistema usato normalmente (che poi ha ripreso a funzionare).

Non ci sono stati problemi invece alla Borsa di New York.

Il sito di Enel Energia avvisa gli utenti che «in relazione ai disservizi informatici attualmente in corso a livello mondiale» i servizi clienti dell’azienda di fornitura dell’energia come il suo numero verde hanno alcuni problemi, «registrando malfunzionamenti e rallentamenti di accesso e fruizione». Enel Energia ha detto di essersi attivata per risolvere i disservizi.

George Kurtz, fondatore e amministratore delegato di CrowdStrike, si è scusato per i grandi problemi causati dall’aggiornamento del software dell’azienda Falcon Sensor durante un’intervista al programma Today del canale televisivo statunitense NBC. Kurtz ha detto: «Siamo molto dispiaciuti per il problema che abbiamo causato ai nostri clienti e a chi sta viaggiando». Già da tre ore CrowdStrike ha fatto sapere di avere identificato il problema e di avere riportato il servizio a una versione precedente, ma per i computer aggiornati potrebbe essere necessario un intervento manuale e non un semplice riavvio. Lo stesso Kurtz ha detto che potrebbe essere necessario «un po’ di tempo» per alcuni sistemi per tornare alla normalità.

Un video in timelapse che mostra l’interruzione dei voli delle compagnie aeree americane American Airlines, Delta e United a causa del disservizio informatico che ha bloccato gli aeroporti in molti paesi del mondo. 

L’azienda Borsa Italiana ha comunicato che il valore dell’indice FTSE MIB potrebbe non essere aggiornato. Il problema rientra nell’ambito dei disagi informatici. L’indice FTSE MIB è fermo con un calo dello 0,70 per cento. Anche l’indice FTSE 100 di Londra è fermo da alcuni minuti e registra un calo dello 0,53 per cento. Già in mattinata Borsa Italiana aveva comunicato un’interruzione degli aggiornamenti, poi ripresi dopo le 9:30. 

All’aeroporto internazionale di Fiumicino sono stati 50 i voli cancellati venerdì mattina a causa delle conseguenze del disservizio informatico. Nei 50 voli sono compresi sia le partenze che gli arrivi. «Fiumicino non è stato interessato da blocchi informatici perché non utilizza quel tipo di applicativo», ha detto Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di Aeroporti di Roma, la società che gestisce gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. «I nostri sistemi sono sempre stati funzionanti, senza interruzioni. Ci sono stati dei rallentamenti a causa di alcune compagnie aeree che sono state interessate dalle criticità e per via di alcuni scali europei importanti che accettano traffico con ritmi più bassi del normale. Ci sono chiaramente dei riflessi su voli internazionali e intercontinentali. Assistiamo da vicino i passeggeri dando acqua e informazioni, tenendo le giuste temperature dentro i terminal per garantire il maggiore comfort possibile. La situazione per ora è sotto controllo».

La compagnia aerea americana American Airlines ha annunciato di aver ripristinato il sistema informatico e di poter tornare a far volare i suoi aerei.

• Da venerdì mattina un grosso disservizio informatico sta bloccando gli aeroporti in molti paesi del mondo, catene di negozi, media, ospedali pubblici e privati oltre a moltissime aziende in diversi settori.
• Il disservizio è dovuto a un malfunzionamento del software dell’azienda di sicurezza informatica CrowdStrike. Più precisamente la fonte dei disservizi è un aggiornamento per Windows del software di sicurezza Falcon Sensor, sviluppato appunto da CrowdStrike.
• Il segnale del guasto è una schermata blu di errore chiamata tecnicamente BSoD (Blue screen of death, letteralmente “Schermata blu della morte”). Si attiva quando appunto c’è un problema nel sistema e blocca qualsiasi tipo di funzionalità del PC.
• Al momento in Italia i disagi riguardano soprattutto i trasporti, in particolare gli aeroporti: sono stati cancellati oltre 50 voli e ci sono ritardi ovunque. In molti scali i controlli sui documenti e le prenotazioni devono essere fatti a mano, per questo ci sono lunghe code ai banchi del check-in e ai controlli di sicurezza.

I controlli dei tir in ingresso e in uscita dal porto di Pra’, a Genova, sono stati interrotti dal disservizio informatico che ha coinvolto aeroporti in molti paesi del mondo. La coda dei tir è arrivata fino all’autostrada A10: i mezzi pesanti sono fermi intorno allo svincolo dell’autostrada in attesa, con notevoli conseguenze sul traffico. «La situazione é tornata alla normalità grazie al dipartimento IT del terminal e le operazioni import sono state ripristinate a Genova Pra’ a metà mattina» detto la società che gestisce il porto. «Le operazioni di banchina, ferrovia merci ed export si sono svolte normalmente e non sono state coinvolte dall’aggiornamento di CrowdStrike».

Anche vari aeroporti italiani stanno avendo problemi legati al guasto informatico:

• All’aeroporto di Roma Leonardo da Vinci-Fiumicino, il più trafficato d’Italia, sono finora stati cancellati 17 voli, soprattutto gestiti da compagnie aeree statunitensi. Voli diretti per gli Stati Uniti sono stati cancellati anche all’aeroporto di Malpensa, a Milano: in alcuni casi i passeggeri erano già stati imbarcati e sono stati fatti scendere. Potrebbero esserne cancellati degli altri a seconda delle tempistiche di risoluzione del guasto sui sistemi usati da queste aziende.
• All’aeroporto di Bergamo Orio al Serio è stata attivata un’unità di crisi per evitare problemi, e al momento non si registrano ritardi, benché le code siano più lunghe del normale.
• L’aeroporto di Venezia ha segnalato rallentamenti sulle operazioni di check-in e imbarco soprattutto per i voli operati da Ryanair, Volotea, Vueling, Iberia, Wizz Air, Delta, United, American Airlines e Turkish Airlines.
• Toscana Aeroporti, che gestisce gli aeroporti di Firenze e Pisa, ha invitato i passeggeri «a verificare lo stato del volo sui siti delle compagnie aeree o degli aeroporti». Sui siti in questione non ci sono ulteriori informazioni su eventuali voli cancellati.
• La società che gestisce l’aeroporto di Catania e Comiso ha scritto in una nota che «a causa di un guasto informatico mondiale sui sistemi di alcune compagnie aeree, potrebbero verificarsi difficoltà operative, rallentamenti nelle operazioni di accettazione e disservizi per i passeggeri. I viaggiatori sono quindi pregati di controllare lo stato del proprio volo». Non ci sono stati ulteriori aggiornamenti finora.
• All’aeroporto di Bologna non sono stati cancellati voli, ma il guasto ha causato ritardi nelle partenze di alcuni voli, dovuti soprattutto al fatto che il personale di terra è costretto in larga parte a compilare manualmente le informazioni di check-in dei passeggeri, il che rallenta molto le operazioni di imbarco.