Le notizie
09:0321 novembre 2024

Il lavoro della prima deputata transgender non sarà facile

Alle elezioni dello scorso 5 novembre Sarah McBride è diventata la prima deputata transgender della storia statunitense. È stata eletta con il Partito Democratico nello stato del Delaware, sulla costa est del paese. 

Questa settimana, ancora prima dell’insediamento ufficiale del Congresso rinnovato, la senatrice Repubblicana del South Carolina Nancy Mace ha proposto di impedire alle donne transgender l’uso dei bagni e degli spogliatoi delle donne nei locali del Congresso. Mace ha detto chiaramente che la proposta è riferita proprio a McBride, che ha definito in modo dispregiativo e discriminatorio «un uomo biologico» che «semplicemente non appartiene agli spazi delle donne». La proposta di Mace è stata sostenuta da altri esponenti del Partito Repubblicano e anche dallo speaker della Camera Mike Johnson, esponente dell’ala più radicale del partito.

McBride ha detto che tutta la questione non è altro altro che un modo per «distrarre l’attenzione dai veri problemi che il paese sta affrontando». «Non sono qui per litigare sui bagni», ha detto, aggiungendo che comunque seguirà le regole stabilite da Johnson. 

08:3621 novembre 2024

I legami col discusso Project 2025 della nuova amministrazione Trump

Negli ultimi mesi della campagna elettorale Donald Trump si era molto preoccupato di prendere le distanze pubblicamente dal Project 2025, il discusso programma di governo per un’ipotetica amministrazione di destra negli Stati Uniti curato dal centro studi conservatore Heritage Foundation. I Democratici avevano costruito parte della loro campagna proprio sui pericoli del Project 2025 e Trump aveva detto di «non saperne nulla» e di non conoscere chi ci fosse dietro.

Ora però ha nominato (o sta per nominare) per ruoli importanti della sua amministrazione almeno cinque persone che avevano contribuito a redigere il piano.

Il Project 2025 consiste in un documento da 922 pagine, presentato ad aprile del 2023 e scritto da decine di organizzazioni conservatrici coordinate dalla Heritage Foundation, un centro studi fondato negli anni Settanta molto noto e influente negli ambienti conservatori statunitensi. Le molte proposte del Project 2025 sono pensate per raggiungere tre obiettivi fondamentali: riformare le istituzioni in modo da accentrare il potere nelle mani del presidente; mettere in atto un’agenda conservatrice in molti ambiti, dall’economia all’immigrazione; e ridurre i diritti civili sulla base di un’ideologia religiosa radicale.

Donald Trump e Russell Vought nel 2019 (AP Photo/Evan Vucci)

La nomina più importante è quella di Russell Vought, che vari media indicano come prossimo direttore dell’Ufficio di Gestione e bilancio degli Stati Uniti, un ruolo molto importante. Vought aveva già ricoperto quell’incarico durante la prima presidenza Trump ed è considerato uno degli ispiratori del Project 2025: ha anche scritto la sezione del documento relativa alle funzioni del governo, che indica al necessità di un uso più “aggressivo” del potere da parte del presidente.

Ma Trump ha anche nominato altre quattro persone che hanno contribuito a scrivere il Project 2025: Tom Homan, che si occuperà del confine meridionale e delle politiche legate all’immigrazione (il cosiddetto “border czar”); John Ratcliffe, prossimo direttore della CIA; Brendan Carr, a capo della commissione federale per le Comunicazioni; Pete Hoekstra scelto come ambasciatore in Canada. A questi si aggiunge Stephen Miller, che sarà vice capo di gabinetto e consigliere per la Sicurezza, ed è presidente di America First Legal, uno dei gruppi che hanno sostenuto la pubblicazione del documento.

07:5921 novembre 2024

Qualche altra nomina di Trump

Donald Trump sta continuando ad annunciare molte nomine per la sua prossima amministrazione, che si insedierà il 20 gennaio 2025.

Ha scelto Linda McMahon come segretaria all’Istruzione, un dipartimento che durante la campagna elettorale Trump aveva detto più volte di voler eliminare. McMahon ha 76 anni e poca esperienza nel settore dell’istruzione, ma è da tempo vicina a Trump: è una sua importante finanziatrice e durante il suo primo mandato, cominciato nel 2017, aveva gestito l’agenzia governativa che si occupa delle piccole imprese. Si dimise dall’incarico nel 2019 per presiedere America First Action, un super PAC affiliato a Trump. In passato, McMahon fondò insieme al marito Vince la World Wrestling Entertainment (WWE), la principale azienda che gestisce il wrestling professionistico negli Stati Uniti. 

Come segretario al Commercio è stato nominato Howard Lutnick, dirigente di un’azienda di servizi finanziari noto per le sue posizioni contrarie alla Cina e favorevoli all’introduzione di maggiori dazi, cosa su cui Trump ha puntato parecchio durante la campagna elettorale. 

Matthew Whitaker è stato nominato come ambasciatore presso la NATO. Durante la prima amministrazione Trump, Whitaker fu procuratore generale ad interim per un breve periodo, dopo le dimissioni di Jeff Sessions. La sua scelta come ambasciatore presso la NATO è inusuale, dato che Whitaker non ha esperienza in politica estera o negli ambiti della difesa e della diplomazia. È però molto vicino a Trump. Il ruolo di ambasciatore presso la NATO è particolarmente delicato, soprattutto a causa della guerra in corso in Ucraina e del ruolo fondamentale degli Stati Uniti nell’organizzazione.

07:4221 novembre 2024

Cosa sarebbero queste «espulsioni di massa»

In campagna elettorale Donald Trump ha parlato spesso dell’intenzione di allontanare «milioni» di migranti irregolari dal territorio degli Stati Uniti, in quella che sarebbe «la più grande operazione di espulsioni di massa della storia americana», come lui stesso l’ha definita il mese scorso in un comizio.

Le espulsioni interesserebbero i migranti che si trovano negli Stati Uniti senza i necessari permessi: sono per esempio le persone entrate illegalmente in territorio statunitense, oppure quelle che hanno un visto scaduto. Alcune nomine annunciate di recente da Trump per la sua futura amministrazione, tra cui quelle di Stephen Miller e Thomas Homan, lasciano pochi dubbi sulle sue intenzioni di realizzarla.

Trump non ha mai spiegato nel dettaglio come funzionerebbe il suo piano, ma si è limitato a parlarne in modo vago: abbiamo raccontato quello che si sa di come potrebbe funzionare (o non funzionare), in questo articolo.

L'ha promessa Donald Trump, da realizzare nel suo secondo mandato con metodi drastici che già ora sono contestati

07:3921 novembre 2024

Il comitato etico della Camera non diffonderà il report su Matt Gaetz, almeno per ora

Mercoledì il comitato etico della Camera statunitense ha votato sulla possibilità di diffondere un rapporto sull’indagine che fino alla settimana scorsa era in corso contro Matt Gaetz, l’ex deputato Repubblicano che Donald Trump ha scelto come procuratore generale, ossia la persona che dovrebbe guidare il dipartimento di Giustizia nella sua prossima amministrazione. 

Il comitato è composto da cinque senatori Democratici e cinque Repubblicani: i primi hanno votato tutti a favore della diffusione, e i secondi contro. Dato che non è stata trovata una maggioranza per ora il documento non verrà diffuso, ma il comitato si riunirà nuovamente il 5 dicembre per discutere della questione.

Gaetz è accusato di molestie sessuali e uso di droghe illegali, tra le altre cose. Il procedimento si è però chiuso la settimana scorsa, contestualmente alle dimissioni di Gaetz dall’incarico di deputato. Tra il 2021 e il 2023 Gaetz fu sottoposto anche a un’altra indagine, condotta dal dipartimento di Giustizia (quello che ora dovrebbe guidare come procuratore generale), per accuse di tratta di persone minorenni a scopo sessuale. Anche questa però venne chiusa nel 2023 senza la formulazione di accuse formali. 

Gaetz ha sempre negato tutte le accuse. 

11:4019 novembre 2024

Altre accuse contro Matt Gaetz

Una donna ha testimoniato davanti al comitato etico della Camera statunitense di aver visto Matt Gaetz avere un rapporto sessuale con una ragazza di 17 anni a una festa nel 2017, quando lui aveva 35 anni ed era deputato per il Partito Repubblicano. La donna ha aggiunto che Gaetz avrebbe offerto a lei e un’altra donna dei soldi in cambio di un rapporto sessuale, secondo quanto riferito lunedì dall’avvocato delle due donne, Joe Leppard. 

Le accuse sono riferite a un’indagine a carico di Gaetz condotta dal comitato etico per accuse di molestie sessuali e uso di droghe illegali, tra le altre cose. Il procedimento si è chiuso la settimana scorsa, contestualmente alle dimissioni di Gaetz dall’incarico di deputato. Tra il 2021 e il 2023 Gaetz fu sottoposto anche a un’altra indagine, condotta dal dipartimento di Giustizia (quello che ora dovrebbe guidare come procuratore generale), per accuse di tratta di persone minorenni a scopo sessuale. Anche questa però venne chiusa nel 2023 senza la formulazione di accuse formali. 

Gaetz ha sempre negato di aver avuto rapporti sessuali con ragazze minorenni e di aver pagato per avere rapporti. Il comitato etico avrebbe dovuto diffondere un rapporto sugli sviluppi dell’indagine, ma le dimissioni di Gaetz e la conseguente chiusura dell’indagine hanno bloccato la procedura. Non è chiaro se il rapporto, ormai pronto, verrà diffuso comunque. 

Della sua nomina avevamo parlato qui:

Ha nominato Matt Gaetz come procuratore generale e Tulsi Gabbard come direttrice dell'intelligence

14:0718 novembre 2024

Un’altra nomina di cui si sta già parlando parecchio

Tra le varie nomine annunciate la scorsa settimana, il presidente eletto Donald Trump ha scelto Tulsi Gabbard come direttrice dell’intelligence. La decisione sembra fatta apposta per far arrabbiare gli oppositori di Trump, e per dire che durante il suo secondo mandato ci sarà una politica estera ben diversa da quella attuale.

Gabbard era una deputata del Partito Democratico, ma nel 2022 lasciò il partito e divenne una delle più convinte sostenitrici di Trump e della sua corrente MAGA. È nota soprattuto per aver preso posizione a favore del presidente russo Vladimir Putin e del dittatore siriano Bashar al Assad. Ne abbiamo parlato qui:

Sembra fatta apposta per far arrabbiare chi non è d'accordo con il presidente eletto e per dire che ci sarà una politica estera diversa

14:0318 novembre 2024

Il “ballo di Trump” è un meme

Negli ultimi giorni negli Stati Uniti diversi atleti hanno celebrato le loro vittorie o i punti segnati con alcune mosse che imitano un tipico balletto che Donald Trump, vincitore delle elezioni presidenziali, faceva durante i comizi in campagna elettorale. Le mosse consistono nel far andare avanti e indietro le braccia e ondeggiare le anche, mentre i piedi sono fermi: Politico ha paragonato le mosse degli atleti a «tuo zio che balla a un matrimonio dopo aver trangugiato lo spritz Aperol dell’open bar».

15:4914 novembre 2024

L’analisi della sconfitta, per Kamala Harris

In seguito al risultato delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre, nel Partito Democratico ci si è iniziati a chiedere dove abbia sbagliato Kamala Harris. Non c’è una risposta certa e nemmeno una sola risposta possibile: si possono fare alcune considerazioni sulla base di quello che è successo durante la campagna elettorale, dei risultati e delle analisi proposte finora sul voto. 

C’entrano di certo alcune decisioni del presidente Joe Biden e la sua impopolarità, oltre ad alcune decisioni sbagliate prese da Harris durante la sua breve campagna elettorale. Ne abbiamo parlato qui: 

Non si è allontanata abbastanza da Biden, non ha avuto tempo per la campagna elettorale e ha fatto alcuni errori comunicativi, tra le altre cose

15:4314 novembre 2024

Come cambierà l’America con Trump – video

Nel nuovo video settimanale, Francesco Costa racconta come cambieranno gli Stati Uniti dopo l’elezione di Donald Trump: che impatto avrà la sua presidenza su economia, immigrazione, politica estera, sanità e altri aspetti della società statunitense? Il video è disponibile gratuitamente sul canale YouTube Da Costa a Costa:

 
08:4714 novembre 2024

Le nomine di governo di Donald Trump, molto estreme e molto MAGA

Il presidente eletto Donald Trump nei giorni successivi alla sua rielezione ha iniziato a riempire alcuni dei ruoli della sua amministrazione, peraltro dando seguito alla promessa di inserire anche Elon Musk nella squadra di governo.

Le scelte di Trump in questa prima fase sono andate tutte nella stessa direzione: puntare su persone fidate, che conosce da tempo o che appartengono alla cerchia ristretta dei suoi sostenitori più convinti, esponenti della parte più radicale del movimento MAGA. Questo implica che le stesse nomine siano state piuttosto estreme e insolite: per esempio ha scelto il presentatore televisivo Pete Hegseth come suo segretario alla Difesa, o il deputato della Florida Matt Gaetz come procuratore generale degli Stati Uniti, l’equivalente (circa) del ministro della Giustizia. Gaetz fin qui si era fatto notare soprattutto per aver avuto nel 2023 un ruolo decisivo nella rimozione dell’allora speaker della Camera Kevin McCarthy, in un processo che bloccò i lavori del Congresso per mesi.

Come direttrice dell’intelligence è stata scelta Tulsi Gabbard, ex deputata Democratica, che provò anche a candidarsi presidente nel 2020, prima di lasciare il partito e diventare una delle più convinte e acritiche sostenitrici di Trump. Gabbard è considerata una simpatizzante del presidente russo Vladimir Putin e piuttosto ostile a quello ucraino, Volodymyr Zelensky.

Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui.

Ha nominato Matt Gaetz come procuratore generale e Tulsi Gabbard come direttrice dell'intelligence

07:3614 novembre 2024

Dove eravamo rimasti, dove siamo ora

Abbiamo seguito le elezioni statunitensi in un altro liveblog, che speriamo abbiate seguito: se avete bisogno di recuperare qualcosa, lo trovate qui sotto.

Ha battuto la candidata Democratica Kamala Harris in tutti gli stati in bilico, e farà quindi un secondo mandato

Riprendiamo il racconto su “Da Costa a Costa” quando è arrivata una risposta anche all’ultimo grande dubbio sull’esito elettorale: i Repubblicani avranno la maggioranza anche alla Camera e quindi controlleranno, oltre alla presidenza, entrambe le camere del Congresso (al Senato la situazione era chiara già dalla notte elettorale).

Del Senato erano già certi: ora per il nuovo presidente statunitense Donald Trump sarà più facile far approvare le leggi

08:194 novembre 2024

Donald Trump ha detto che non gli «importa molto» se sparano ai giornalisti

In uno degli ultimi comizi prima della fine della campagna elettorale Donald Trump è andato particolarmente “a braccio”, più di quanto non faccia abitualmente, allontanandosi dal testo concordato con i responsabili della sua campagna. A Lititz, in Pennsylvania, ha detto fra le altre cose che non avrebbe dovuto lasciare la Casa Bianca, dopo le elezioni del 2020, ha denunciato brogli per truccare le prossime elezioni e ha usato un linguaggio particolarmente violento. In particolare se l’è presa con i giornalisti presenti, dicendo che non gli «importerebbe molto» se qualcuno sparasse loro.

Trump ha detto questa cosa parlando del pannello di vetro antiproiettile che lo proteggeva sul palco, misura introdotta dopo il tentativo di assassinarlo a Butler, in Pennsylvania, a luglio. «Ho questo pezzo di vetro intorno a me, ma quello che davvero circonda tutti noi sono le fake news». Trump si riferisce abitualmente ai giornalisti chiamandoli fake news (notizie false) e in questo caso indicava i molti che erano intorno al palco: «Se qualcuno volesse colpire me, dovrebbe sparare attraverso le fake news. E non mi importerebbe molto». Ha poi ripetuto «Non mi importa, non mi importa», suscitando risa e applausi del pubblico.

Nelle ore seguenti il portavoce della campagna di Trump Steven Cheung ha provato a sostenere che Trump non intendesse quello che è stato capito, ma che volesse solo sottolineare come «anche i giornalisti corrano un grande pericolo».

07:404 novembre 2024

Le foto di una tradizione statunitense: i cartelli elettorali in giardino

Nonostante da tempo la propaganda elettorale si faccia perlopiù sui social network, e non solo a ridosso del voto, negli Stati Uniti resiste la tradizione dei cartelli elettorali nei giardini, quelli con loghi, slogan e i nomi dei candidati di questo o quel partito. Spesso sono accompagnati da bandiere, scritte ironiche e decorazioni di Halloween, dato il periodo in cui si tengono le elezioni. Anche se la loro storia risale all’Ottocento, sono diffusi soprattutto dagli anni Sessanta: in questo articolo abbiamo raccolto alcune foto dei cartelli di questa campagna.

A pochi giorni dalle presidenziali, molte persone hanno mostrato con la consueta sobrietà da che parte stanno

07:344 novembre 2024

Avete una domanda sulle elezioni americane? Qui probabilmente c’è la risposta

Il momento delle elezioni si avvicina, sabato il vicedirettore del Post Francesco Costa ha provato a rispondere a tutte le domande che potrebbero rimanervi. Lo ha fatto nella newsletter settimanale di Da Costa a Costa, l’ultima prima delle elezioni presidenziali statunitensi. Ci si può iscrivere a Da Costa a Costa gratuitamente qui, per riceverla ogni sabato. Qui invece c’è il canale YouTube, dove il 5 novembre dalle 22:30 la redazione del Post seguirà e racconterà in diretta lo scrutinio e il risultato elettorale.

Abbiamo ripreso le 84 domande e risposte in un articolo, questo:

Tutte – ma veramente tutte – le cose che può essere utile sapere prima del 5 novembre

15:431 novembre 2024

Gli ultimi giorni di campagna elettorale per Donald Trump e Kamala Harris

Martedì – tra quattro giorni – si concluderanno le elezioni presidenziali statunitensi: in questi ultimi giorni i due candidati, il Repubblicano Donald Trump e la Democratica Kamala Harris, hanno programmato una serie di ultime iniziative e comizi per convincere elettori ed elettrici ancora indecisi a votare per loro, soprattutto nei cosiddetti stati in bilico, quelli decisivi per l’esito delle elezioni. Trump e Harris sono appena stati in Nevada, in Arizona e in North Carolina e andranno in Wisconsin, Georgia, Michigan. Ne abbiamo parlato qui:

Andranno negli stati in bilico, soprattutto in Pennsylvania, per convincere gli elettori ancora indecisi a votare per loro 

13:501 novembre 2024

Altri endorsement notevoli per Kamala Harris

Alcuni dei principali attori e attrici dei film sugli Avengers, i supereroi protagonisti di una fortunatissima saga della Marvel, hanno fatto una specie di endorsement collettivo a Kamala Harris, la candidata Democratica alla presidenza degli Stati Uniti. In un video condiviso sui social network Scarlett Johansson, Robert Downey Jr. e Don Cheadle, tra gli altri, hanno cercato di trovare uno slogan adatto a Harris, concordando alla fine su «down with democracy», che si può rendere come “dalla parte della democrazia”.

Ma ha dato il suo sostegno alla candidata Democratica anche LeBron James, uno dei giocatori di basket più forti della storia. Ha pubblicato sui suoi profili social un video, un montaggio di molte frasi razziste di Trump e di suoi sostenitori, accompagnate da una musica cupa e da immagini d’archivio delle lotte per i diritti civili delle persone nere. A commento del video ha scritto che «per lui la scelta è chiara»:

14:5531 ottobre 2024

Un po’ di cose sugli stati in bilico

Le elezioni presidenziali del 5 novembre saranno di fatto decise dai risultati di sette stati in bilico, ossia dove il risultato è molto incerto e influenzerà l’esito generale del voto. Sono North Carolina, Georgia, Arizona, Nevada, Pennsylvania, Wisconsin e Michigan. 

Ognuno ha caratteristiche diverse, e la campagna elettorale ha girato intorno a temi diversi. Ne abbiamo parlato qui: 

Sono i posti dove Harris e Trump sono vicinissimi nei sondaggi: gli altri, a meno di grosse sorprese, possiamo quasi dimenticarceli

14:4731 ottobre 2024

La causa contro la lotteria da un milione di dollari al giorno di Elon Musk è stata rinviata a dopo le elezioni

Giovedì il miliardario Elon Musk non si è presentato a un’udienza della corte di Filadelfia, in Pennsylvania, a proposito della sua lotteria che regala un milione di dollari al giorno. La convocazione era obbligatoria, ma giovedì il giudice Angelo Foglietta ha deciso di sospendere temporaneamente la causa finché non sarà valutata da una corte federale, come chiesto mercoledì dagli avvocati di Musk. Se ne riparlerà quindi dopo le elezioni presidenziali del 5 novembre.

Con l’obiettivo di rimandare o annullare l’udienza, mercoledì sera gli avvocati di Musk avevano depositato alla corte di Filadelfia una “mozione di rimozione”, ossia una richiesta affinché il caso venisse preso in carico da una corte federale, dato che la lotteria avviene in più stati e non solo in Pennsylvania. La lotteria è rivolta alle persone iscritte ai registri elettorali degli stati in bilico, fra cui la Pennsylvania, che firmano una petizione a favore della libertà di parola e del diritto di possedere armi ed è promossa dalla sua organizzazione a favore di Donald Trump, America PAC.

L’udienza, di carattere urgente, era stata convocata con 24 ore di anticipo, dopo che lunedì il procuratore distrettuale di Filadelfia, Larry Krasner, aveva intentato una causa contro Musk e l’America PAC, sostenendo che la lotteria fosse illegale perché influenzava gli elettori. Poche settimane fa anche il dipartimento di Giustizia aveva avvertito che la lotteria avrebbe potuto violare la legge federale che proibisce di pagare qualcuno a seconda dell’iscrizione o meno nei registri elettorali. 

16:5730 ottobre 2024

Secondo l’Economist entrambi i candidati hanno esattamente il 50 per cento di possibilità di vincere

Secondo il modello probabilistico curato dall’Economist, al momento sia Kamala Harris che Donald Trump hanno esattamente il 50 per cento di possibilità di vincere le elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre. Il modello dell’Economist non si basa solo sui risultati dei sondaggi, ma crea una serie di scenari ipotetici che tengono conto di molte altre variabili e determina in quanti scenari vince un candidato rispetto all’altro. Ora, entrambi vincono 50 volte su 100: una completa parità.

Dell’incertezza dei sondaggi avevamo parlato qui: 

Harris e Trump sono praticamente in parità in tutti gli stati in bilico, e per questo si stanno concentrando nel convincere gli elettori indecisi