Torino
oggi c’era il sole
bella cosa
ieri era piovuto a catinelle
e se a volte mi piace la pioggia
il sole mi piace sempre
siamo arrivati dalla germania
ma siamo nella parte d’italia
che più somiglia alla germania
discreta, ordinata
non mi fraintendete
SONO in italia!
ma un’italia piuttosto calma
un’area di passaggio
un passaggio gentile
stiamo in un albergo che
dà su un cortile
e sento bambini che parlano forte
a momenti urlano come ossessi
“aiuto! aiuto!” ma sono sicura
che non hanno bisogno di nessun aiuto
il concerto era in un centro commerciale!
la volta che ero andata più vicina
a suonare in un centro commerciale
era a vegas con rufus
abbiamo suonato nello
hard rock café
nel casinò
fu surreale a dir poco
stavolta invece è stato stupendo
all’aperto col sole e il cielo
ho fatto un’intervista alla radio con sara
da dentro il centro commerciale e poi
ho vagabondato in giro
c’era un carrefour enorme
– un carrefour grande come una città –
un corridoio intero
era solo di yogurt
sono scappata più veloce che potevo
a proposito di cose da comprare
vado matta per la liquirizia italiana
non ce n’è di simile
anche in olanda ne fanno di buona
agli olandesi piace salata e affumicata
ma quella italiana è la mia preferita
non troppo dolce
con un sapore così buono
ne faccio più scorte che posso
così ne ho abbastanza fino alla prossima volta
mi piace la marca saila, extra forte, naturalmente
si trova ovunque
ce n’è un’altra che si chiama tabu
che ha una fantastica confezione
e nel centro commerciale ne ho trovata
una naturale nel negozio bio
penso di averne a sufficienza ora
una delle cose migliori della liquirizia
è che ti diventa la lingua nera
la roba da mangiare nera è divertente
il concerto è stato bello
il pubblico FANTASTICO!
la prima volta che suonai a torino
fu col REAL LIFE tour
eravamo di supporto agli strokes
l’italia aveva appena vinto i mondiali del 2006
c’era così tanta gente che non ne vedevo la fine
e cantavano quella canzone dei white stripes
che era diventata un inno calcistico
e urlavano “STROKES! STROKES! STROKES!”
faceva paura!
fu una delle volte
che ebbi davvero paura per il concerto
pensavo questi non sanno chi sono
e vogliono solo sentire gli strokes
e mi cacceranno dal palco a fischi
mi batteva il cuore a mille
ma quando sono salita
la gente si è calmata
e hanno ascoltato
non ci potevo credere
ero sollevata e un po’ sconvolta
quando ho finito mi sono buttata a terra
ho guardato il cielo e ho detto grazie
temevo mi avrebbero coperta di frutta marcia
o peggio
quindi immagino sia l’occasione giusta per dire
GRAZIE TORINO
PER NON AVERMI PRESO
A POMODORI IN FACCIA