Un paese profondamente maschilista
Ieri si è celebrata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Vorrei che in Italia ci si pensasse di più, il maschilismo in questo paese è dappertutto e si declina in forme di sopraffazione, sottili o crasse, che non toccano solo le donne ma tutto ciò che prova a modificare quella che è e resta una società profondamente machista e patriarcale.
Il 74° posto che vergognosamente deteniamo nel Gender Gap Index è lo specchio di un paese nel quale anche le persone della mia generazione trovano normale che le classi dirigenti siano composte in larghissima parte da uomini e che il lavoro, la politica, tutto il potere si manifesti e si organizzi in forme che sono fatte su misura sulle esigenze maschili. Recentemente sono stato a un evento nel quale si volevano discutere soluzioni per modernizzare il Paese: su 50 invitati le donne erano tre. Quando ho provato a far notare che nessuna modernizzazione poteva nemmeno pensarsi in assenza del punto di vista femminile, i presenti mi hanno guardato come fossi un imprevisto residuato ideologico: con sorpresa, con scetticismo, quasi con commiserazione. Se le donne non vengono a queste iniziative cosa possiamo farci? Problema loro.