Un poliziottesco peggiore del Feyenoord
Il dilaniante, meraviglioso arpeggio di chitarra che accompagna lo slow motion della scena si deve a Stelvio Ciprani, autore della colonna sonora. Il film, Poliziotto sprint, uscì nel 1977. La regia è di Stelvio Massi. Ne avevo guardato dei pezzi su YouTube, anni fa, e quando ho visto le foto e i video dei tifosi del Feyenoord e il ferimento a bottigliate della Barcaccia, mi è subito tornata in mente questa scena, in cui l’offesa alle architetture di Trinità dei Monti e Piazza di Spagna è ancora più feroce e selvaggia. Vedere per credere.
Il protagonista del film è Maurizio Merli, nei panni di un pilota della Squadra Mobile. Ci sono anche Lilli Carati e Angelo Infanti, nel ruolo di un bandito italo-francese. Sembra che durante la lavorazione vennero distrutte sei auto della polizia. L’auto protagonista venne esposta nell’atrio di alcune delle sale dove era stato proiettato il film. L’episodio dell’inseguimento lungo le scale di Trinità dei Monti è ispirato ad un fatto di cronaca, mai del tutto accertato. Il brigadiere Armando Spatafora era all’epoca in forza alla Squadra Mobile di Roma. Insieme a un gruppo di colleghi aveva preso parte a Modena a un corso di specializzazione in “guida veloce” presso gli stabilimenti della Ferrari. In seguito una Ferrari 250 GTE, col simbolo della Pantera sul passaruota anteriore, venne messa in dotazione alla Mobile di Roma.
Il brigadiere Armando Spatafora
La notte del 2 marzo 1964 Spatafora era di servizio. All’epoca circolavano due celebri ladri d’auto e piloti della malavita locale, detti Lo zoppo e Il pennellone. Quella notte Spatafora, dalle parti di Piazza Navona, accelerò all’inseguimento di un’auto sospetta, un’Alfa 2500 rossa. A bordo della macchina c’era proprio lo zoppo, che cercò di farsi tamponare, di fare a sportellate fino a ponte Milvio. L’inseguimento proseguì fino a Trinità dei Monti ed ebbe l’epilogo rocambolesco lungo la famosa scalinata poi rimesso in scena in Poliziotto sprint. L’Alfa si ritrovò con tre cerchioni spaccati e la coppa dell’olio sfondata. Lo zoppo venne arrestato e assicurato alla giustizia dal brigadiere Spatafora.