Sos Corriolos
di Guido Gazzilli
Uomini, maschere ed esseri fantastici.
Alla base delle maschere “preistoriche” ancora presenti in diverse paesi ci sono testimonianze sconcertanti che persistono ancora ai giorni nostri. Il numero più consistente prende corpo in occasione del carnevale, rito di passaggio dall’inverno alla primavera, rimando simbolico dal buio alla luce, dalla morte alla vita, gioco rituale dello scambio delle regole che soccombono e, una volta l’anno, vengono rovesciate. Queste due chiavi di lettura forse aiutano a entrare nello spirito delle fotografie che ho cercato nel cuore di Neoneli, in provincia di Oristano.
Sono stato risucchiato dal fascino, visibili e tattile, delle maschere presenti nel paese, un incrocio di ferinità e fattezze umane, figure mitologiche da queste parti chiamate sos corriolos.
La forza del fascino che la maschera si porta appresso è la guida principale che stabilisce il ritmo narrativo. La natura delle campagne e dei boschi di Neoneli, a tratti ancora incontaminata e selvaggia, sono il set ideale per restituire la visione della preistoria nella realtà contemporanea. Le maschere bestiali della tradizione locale sono così fotografate alla stregua di uno shooting di moda, immerse in uno spazio atemporale. La memoria del passato si nasconde dietro sos corriolos e la maschera, ostentando la faccia ferina e ancestrale, ci aiuta a dimenticare il presente.