A proposito della poesia
L’Unesco ha nominato il 21 marzo Giornata Mondiale della Poesia. E oggi, purtroppo, è mancato uno dei poeti più noti del secolo passato: Tonino Guerra.
Poesia e morte sono sempre state legate, ma ultimamente lo sono sempre di più e non solo nei contenuti. Gli editori nicchiano per pubblicare poesie e solo quando i poeti muoiono le vendite diventano significative, vedi il caso Szymborska il cui volume delle opere complete edito Adelphi ha scalato le classifiche dopo la sua morte e l’omaggio televisivo di Roberto Saviano.
A scuola ci si ferma a Montale, se va bene poco dopo, ma la poesia è andata avanti anche se spesso rimane sotterranea perché è una di quelle letterature che tutti fanno e pochi leggono.
Allora vi chiediamo, per far omaggio a questo giorno e a Tonino Guerra, di segnalarci un poeta e una raccolta per voi significativa che sia stata pubblicata dopo l’ultimo grande conclamato, diciamo Pasolini e i suoi anni. Magari riportando qualche verso.
Noi vi segnaliamo Macello di Ivano Ferrari, edito Einaudi nel 2004.
E’ fuggito un toro nero
erra sul cavalcavia
impaurendo il traffico,
lo ricorriamo
impugnando coltelli
bastoni elettrici e birre
corre si ferma torna
arrivano i carabinieri coi mitra,
ora è steso su un velo d’erba
e sussurra qualcosa alle mosche.
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