A lavorare
“A lavorare! A lavorare in fabbrica.” Questa è la linea dura contro la disoccupazione e la precarietà giovanile proposta dal sociologo Giuseppe De Rita martedì in un’intervista a Repubblica: “Ma chi se lo prende un diplomato al liceo classico con una laurea triennale?”. De Rita non è il primo che – “ringraziando la crisi” – ci invita a sporcarci le mani, tornando a fare quei mestieri che gli italiani hanno appaltato da tempo agli immigrati: fabbri, panettieri, raccoglitori di pomodori e domestici.