I dati sui rifugiati in Europa
L’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) è un’agenzia dell’Unione Europea con sede a La Valletta (Malta). Si tratta di un ente indipendente e specializzato che opera dal 2011, supportando gli Stati membri della UE con le procedure di asilo e fornendo assistenza ai richiedenti. Ogni anno l’agenzia pubblica un rapporto con i dati relativi alle richieste di protezione internazionale presentate nei Paesi europei: nei giorni scorsi ha diffuso l’ultimo documento con i dati ufficiali del 2015, che mostrano un picco del numero delle richieste di protezione internazionale nel periodo tra l’estate e l’autunno. L’aumento di queste cifre è dipeso anche dall’annuncio fatto il 21 agosto 2015 dall’agenzia per i migranti e i rifugiati della Germania (BAMF), con cui di fatto si manifestava la volontà di prendersi carico di tutte le richieste di asilo presentate dai rifugiati siriani.
I dati del rapporto EASO si riferiscono alle domande presentate nei 28 Stati membri della UE, più Norvegia e Svizzera, e si basano sull’analisi del numero delle richieste presentate, il numero di quelle accettate e il Paese di origine di chi le ha presentate. L’incremento delle domande è iniziato alla fine del 2014 ed è proseguito per tutto il 2015: i mesi che hanno registrato un lieve calo sono stati marzo e aprile, prima di un rialzo incominciato a maggio e continuato per i cinque mesi successivi. Il picco è stato registrato a ottobre, con più di 185mila richieste presentate in un solo mese. A novembre e dicembre c’è stato un lieve calo (che viene considerato normale per quel periodo dell’anno), con livelli comunque più alti rispetto a quelli degli anni precedenti: a dicembre 2015 le richieste sono state circa 115mila.
La Germania è il Paese ad aver ricevuto più richieste di asilo: soltanto nella seconda metà del 2015 sono state circa 866mila, secondo i dati del ministero degli Interni tedesco. L’afflusso dei richiedenti asilo in Germania nel 2016 ha finora subìto un rallentamento, anche se le cifre rimangono consistenti: nella prima metà dell’anno sono state presentate circa 220mila domande di protezione internazionale. Thomas de Maizière, il ministro degli Interni tedesco, ha confrontato i mesi del 2015 con i corrispondenti del 2016, mostrando che a gennaio di quest’anno le domande in più sono state 90mila, a febbraio 60mila e a giugno circa 16mila, valutando positivamente tale trend. Il calo, ha spiegato de Mazière, è dovuto in parte all’accordo tra l’Unione Europea e la Turchia che stabilisce di bloccare il flusso illegale dei migranti, respingendo quelli che non hanno il diritto di asilo, a cui si deve aggiungere la decisione di alcuni governi dei Paesi della rotta balcanica di chiudere le proprie frontiere. Secondo il documento pubblicato da EASO il numero di domande presentate in Germania nella prima metà dell’anno sono circa 396mila (il 122 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso): di queste, circa 180mila sarebbero state accettate.
Nel 2015 in tutta Europa sono state presentate 1.392.155 richieste di protezione internazionale: il 110 per cento in più rispetto al 2014. Le persone a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato sono state 241.120, quelle a cui è stata assegnata una protezione sussidiaria sono state 59.425 e quelle a cui è stata concessa la protezione umanitaria sono state 27.320. Come si diceva, il Paese europeo che ha ricevuto più richieste (circa il 34 per cento del totale) è stato la Germania: seguono Ungheria, Svezia, Austria e Italia. Nel 2015 l’Ungheria ha ricevuto circa 178mila richieste di protezione internazionale (quattro volte di più rispetto all’anno precedente) ma quasi tutte sono state ritirate. Le richieste presentate in Svezia sono state circa 162mila (il doppio rispetto al 2014), in Austria circa 88mila, mentre quelle depositate in Italia sono state circa 84mila (circa un terzo in più rispetto al 2014). Nel 2015 il maggior numero delle richieste è stato presentato da migranti siriani (383.710, circa il 28 per cento del totale), seguito da quello dei migranti provenienti da alcuni Paesi della regione dei Balcani (201.405, tra Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia, Kosovo, Montenegro, Serbia) e dall’Afghanistan (196.170). Alla fine del 2015 i richiedenti asilo ancora in attesa di una risposta da parte delle autorità competenti erano circa un milione, secondo il rapporto. Per quanto riguarda il 2016, gli analisti di EASO stimano che il numero delle richieste dovrebbe essere inferiore rispetto al 2015, ma comunque maggiore rispetto al 2013 e al 2014.