Il mercato totem

Titolare un editoriale in prima pagina, come ha fatto due giorni fa Il Sole 24 Ore a proposito di un pezzo di Franco Debenedetti, così «Ristabiliamo un principio, il mercato è tutto», è un grave errore. Perché fuorviante, inesatto. E poi perché è uno scivolone. Soprattutto adesso che il quotidiano di Confindustria ha cambiato direttore e il nuovo, Roberto Napoletano, ha voluto ribadire nel suo saluto ai lettori del 24 marzo l’orgoglio di un’identità: «Ogni giornale ha un’anima, quella del Sole 24 Ore è di una lunga storia di successi che ha la sua forza nell’economia, in tutta l’economia, nel libero mercato». Appunto, libero mercato, non mercato e basta. I mercati lasciati soli possono far danni enormi. Per questo sono nate (negli Stati Uniti, addirittura a fine Ottocento), tanto per fare un esempio, le leggi e le autorità antitrust, proprio per arginare le sue derive.
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Francesco Maggio

Economista e giornalista, già ricercatore a Nomisma e a lungo collaboratore de Il Sole24Ore, da molti anni si occupa dei rapporti tra etica, economia e società civile. Tra i suoi libri: I soldi buoni, Nonprofit (con G.P. Barbetta), Economia inceppata, La bella economia, Bluff economy. Email: f.maggio.fm@gmail.com