Recensioni brevissime di libri difficili (41)
Un’edizione doppia, vista la lunga assenza, con dei libri a loro modo perversi.
Il nostro bisogno di consolazione, di Stig Dagermann
Quasi una lettera di suicidio, in cui davanti all’assenza di qualunque consolazione l’unica libertà è togliersi la vita. Il lieto fine è ovviamente un bluff.
Trama: Tutti vogliono esser consolati ma non c’è consolazione.
Voto: ●●●●○
Thérèse philosophe, di Anonimo.
Mescolare un trattato religioso con un racconto erotico può sembrare strano, ma nell’ascoltare Therese suona piuttosto normale.
Trama: Una ragazza ama dio e il sesso.
Voto: ●●●●○
Il matrimonio del paradiso e dell’inferno, di William Blake
Se tutto è sacro, c’è una saggezza nascosta anche all’inferno. Blake scende laggiù per donarcela.
Trama: Un altro tizio va all’inferno.
Voto: ●●●●●
L’immoralista, di Andre Gidè
L’immoralista (che non è la persona più simpatica del mondo) ci insegna che se non conosci quel che ami ucciderai chi ti ama.
Trama: Un uomo guarisce grazie alla moglie e la fa morire.
Voto: ●●●●○
Vita Sexualis, di Ogai Mori
Un’autobiografia erotica che finisce (quasi) prima che l’autore faccia sesso; indispensabile per capire la sessualità giapponese.
Trama: La vita sessuale di un tizio.
Voto: ●●●○○
Il diavolo in corpo, di Raymond Radiguet
Conoscere l’amore non vuol dire saper amare: a 17 anni l’autore sapeva tutto sull’amore ma si comportava comunque da diciassettenne. A 19 scrive questa storia e a 20 muore.
Trama: Una donna sposata e un adolescente si innamorano.
Voto: ●●●●○
Legenda:
●○○○○ La vita è troppo breve per leggerlo.
●●○○○ Da leggere se hai letto gli altri.
●●●○○ Da leggere.
●●●●○ Da leggere prima.
●●●●● Da leggere subito.