Recensioni brevissime di libri difficili (6)
Il mito di Sisifo di Albert Camus
“L’unico dato per me è l’assurdo. Il problema è sapere come uscirne, e se da codesto assurdo debba dedursi il suicidio”. La risposta è no (Camus non si suicida), essenzialmente per ripicca. Come molti trattati sul suicidio è meno convincente quando suggerisce di non suicidarsi.
Trama: “VI è un solo problema filosofico veramente serio: quello del suicidio”
Reperibilità: Buona.
Voto: 89 su 100.
Personaggi incomprensibili in balia di sentimenti incomprensibili si comportano in modo incomprensibile. I racconti sono, va da sé, incomprensibili, eppure qualcosa si capisce, di tanto in tanto, ed è terribile e meraviglioso.
Trama: Non ci provo nemmeno.
Reperibilità: Discreta.
Voto: 99,9 su 100.
Enten-Eller di Søren Kierkegaard
Estetica, morale e religiosa: tre filosofie avverse ma comunque convincenti. Il trucco sta nel non considerarle in opposizione ma contemporanee; si otterrà così una filosofia che tiene di conto dei mutamenti e della schizofrenia del pensiero umano. Bravissimo capitano Kirk.
Trama: Vari tizi che poi sono uno solo dicono la loro sulla vita.
Reperibilità: Discreta, ma non fatevi fregare: è solo Adelphi e in 5 volumi.
Voto: 97 su 100.
Nelle puntate precedenti:
Ada o ardore, di Vladimir Nabokov
Pierre o dell’ambiguità, di Hermann Melville
Ulisse, di James Joyce
Tropico del Cancro, di Henry Miller
L’uomo senza qualità di Robert Musil
L’Erotismo, di Georges Bataille
Infinite Jest, di David Foster Wallace.
Il libro rosso di Carl Gustav Jung
La cognizione del dolore, di Carlo Emilio Gadda
Il dottor Semmelweis di Louis-Ferdinand Céline
Cervelli di Gottfried Benn
La Persuasione e la Rettorica, di Carlo Michelstaedter
Il Silmarillion, di J.R.R. Tolkien
Le tentazioni di Sant’Antonio, di G. Flaubert
Dissipatio HG di Guido Morselli